PELLA (A. T., 82-83)
Nomós della Grecia, nella Macedonia, compreso fra la Iugoslavia e i nomói greci di Salonicco, Kozánē e Flčrina. Prende nome dall'antica città di Pella (v.). Ha una superficie di 2690 kmq. e comprende a N. e O. una parte montuosa, che al confine con la Iugoslavia supera i 2000 m. (Or. Bóras 2525 metri; Porta 2050); nel centro il massiccio del Páïkon Or. tocca i 1050 m.; nel S. e SE. è compreso nel nomós un lembo della regione pianeggiante solcata dal Vardar, dal Kará Asmàk e dal Moglenítkos. Il Vardar segna per breve tratto il confine orientale del nomós; il Kará Asmàk, l'antico Lydias, vi ha le origini e vi forma il lago Giannitsõn: insieme con il Moglenítkos raccoglie la grande maggioranza delle acque della regione. Il Moglenítkos si perde nella piana stepposa prima di raggiungere il Lago Giannitsõn: la parte superiore del suo bacino, chiusa fra i monti del nord e il massiccio del Páïkon forma un cantone chiuso e selvaggio (Moglená). Gli abitanti del nomós (circa 97.170 nel 1932) si dedicano soprattutto all'agricoltura (cereali, tabacco, sesamo e anche cotone, vite, legumi e ortaggi) e all'allevamento del bestiame (ovini, assai numerosi, poi caprini, bovini, suini; si alleva anche il baco da seta). Va ricordata a Edessa l'industria domestica dei tessuti, quella dei tappeti e anche la filatura del cotone, che usufruisce di abbondante forza idraulica; qualche altra industria dipende dalla produzione agricola (olio di sesamo). Il capoluogo del nomós è Edessa (Bodená; 13.750 ab. nel 1932), nella parte SO.: Edessa è toccata dalla linea ferroviaria Salonicco-Monastir; un altro tronco ferroviario raggiunge la regione di Moglená.