PELLAGRA (XXVI, p. 616)
L'etiologia della pellagra è stata rinnovata dalla scoperta della vitamina specifica della pellagra umana, che è l'acido nicotinico noto anche come fattore preventivo della pellagra umana o fattore PP (v. vitamine, in questa App.). La pellagra umana è però oggi rara in Italia nella forma di carenza primaria del fattore specifico o dei suoi vettori. Come problema sociale, il problema della pellagra, in tempi di normale approvvigionamento, ha cessato di esistere.
I casi che qua e là si osservano non sono dovuti a carenza di introduzione, ma a difetto di utilizzazione (avitaminosi e ipovitaminosi secondarie). Enterocoliti croniche, fistole gastrodigiunocoliche, tumori gastrici, ecc. rendono talvolta inassorbibile la vitamina normalmente assunta o la alterano nel tutto digerente; compare in tal caso il quadro della pellagra o una sindrome pellagrosimile. D'altro lato è sicuro che parte del fabbisogno di vitamina PP è coperto anche nell'uomo dall'attività sintetizzatrice della flora batterica intestinale. Anche le perturbazioni qualitative e quantitative della flora intestinale possono essere causa d'ipovitaminosi. Probabilmente, però, nonostante il rinnovamento etiopatogenetico che nel campo della pellagra ha seguìto la scoperta dell'acido nicotinico, il problema non si esaurisce nella carenza della vitamina specifica e nelle modalità di tale carenza. Sono noti casi e gruppi di casi, specialmente in climi tropicali, nei quali la malattia ha resistito all'azione della vitamina sintetica ma ha ceduto a quella dell'estratto totale di stomaco o di fegato o al lievito totale di birra. I rapporti intervitaminici hanno a tal proposito grande importanza: è possibile ottenere anche nell'uomo una sindrome pellagrosa (cutanea) somministrando dosi forti o urto di vitamina B1. Le dosi favolose (in senso vitaminico) talvolta usate (100-200 mg. ro die) producono la fuga dall'organismo dell'acido nicotinico e la conseguente sindrome carenziale.
In conclusione, secondo una legge generale sull'azione vitaminica, la presenza della vitamina specifica nell'organismo non è condizione sufficiente perché la sua azione sia perfetta. I rapporti intervitaminici ottimali debbono essere rispettati. Questo vale anche per l'etiopatogenesi della pellagra e per l'azione della vitamina antipellagrosa.