PELLEGRINO da Modena (o Pellegrino Munari)
Pellegrino Aretusi, detto il P., pittore, nacque verso il 1463-65 a Modena, dove morì, assassinato, nel 1523. Nel 1483 il poeta G. M. Parente lo dice in una laude "zoveno bello e degno in la pictura". Nel 1509 fece per l'ospedale di S. Maria dei Battuti una pala d'altare che è con ogni probabilità da identificare con quella della Pinacoteca ferrarese rappresentante la Madonna in trono, fra i Ss. Geminiano e Gerolamo, piena di reminiscenze di Ercole de' Roberti e del Costa. Intorno al 1510 si recò a Roma, dove lo troviamo ricordato nel 1513 e nel 1515 al servizio di Leone X occupato a dipingere sgabelli e carri figurati. Del P. rimangono a Roma gli affreschi della cappella di San Giacomo Maggiore, con storie del santo, nella chiesa di San Giacomo degli Spagnoli in Piazza Navona, danneggiati da restauri nel 1711. Il P. vi si rivela fedele scolaro di Raffaello per il colorito fuso, per l'ampiezza del ritmo compositivo. L'attribuzione al P. di altre pitture ha scarso fondamento. È suo invece il bel disegno nell'Accademia di Venezia, con la Madonna in trono fra S. Giuseppe e S. Domenico.
Bibl.: A. Venturi, Beiträge zur Geschichte d. ferraresischen Kunst-P. M., in Jahrb. d. preuss. Kunsts., VIII (1887), pp. 82-88; L. Ciaccio, in Thieme-Becker, Künstler-Lexikon, II, s. v. Aretusi; G. Fiocco, P. da M., in L'Arte, XX (1917), pp. 119-210; A. Venturi, Storia dell'arte ital., IX, ii, Milano 1926, pp. 448-52.