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GAGGIOTTI, Pellegrino

di Stefania Villani - Dizionario Biografico degli Italiani - Volume 51 (1998)
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GAGGIOTTI (Gagiotti, Gajotti), Pellegrino

Stefania Villani

Nato a Bologna alla fine del sec. XVII, non si hanno notizie sulla sua prima formazione musicale. Sappiamo che nel 1714 debuttò come tenore a Modena nell'opera seria IlRadamisto di autore ignoto; successivamente il suo nome risulta legato all'opera buffa, della quale divenne, nella prima metà del sec. XVIII, rappresentante di spicco sia in Italia sia nelle corti europee dove dominava l'opera italiana.

Dal 1720 al 1724 il G. si esibì in opere di G.M. Buini: a Venezia (1720), al teatro S. Moisè, nell'intermezzo Silvano e Elpina; a Ferrara (1723), al teatro Bonacossi, nell'intermezzo Pollastrella e Parpagnacco astrologo; a Bologna (1724), al teatro Formagliari, nell'opera buffa Amor non vuol rispetti. Nel 1721 entrò a far parte, quale membro effettivo, della Accademia filarmonica di Bologna, autorità assoluta e indiscussa nella vita musicale della città; un evento che conferma ufficialmente la sua fama di cantante. In qualità di membro dell'Accademia fu nominato musico della chiesa di S. Martino Maggiore di Bologna; successivamente, nel 1744, verrà designato come "Virtuoso e Decano della celebre Accademia de Filarmonici di Bologna".

Fino al 1737 il G. si esibì in intermezzi di opere messe in scena dai fratelli Angelo e Pietro Mingotti (impresari noti per la scelta di cantanti e strumentisti di prim'ordine); il suo nome appare nei libretti di intermezzi rappresentati nell'Italia settentrionale e centrale: San Giovanni in Persiceto (1725 e 1729), Cento (1725 e 1726), Bologna (1728), Vicenza (1728), Venezia (1729 e 1731), Mantova (1732), Genova (1734), Pisa (1737). Oltre a lavorare nella compagnia dei Mingotti, il G. prese parte ad altri intermezzi e scene buffe insieme con cantanti quali Rosa Ruvinetti (Imeneo in Atene di N. Porpora, San Giovanni in Persiceto 1731), Maddalena Faini (Berenice di D. Sarri, Pisa 1733), P. Besenzi, Anna Isola, Gaspara Becheroni, Grazia Mellini, Santa Marchesini (Semiramide di A. Vivaldi, Mantova 1732; L'Olimpiade di P.G. Sandoni, 1733; Arianna e Teseo di Porpora, Pisa 1736).

Dal 1737 al 1739 il G. fu a Graz con la compagnia di Pietro Mingotti: al teatro fatto costruire nei pressi del Tummelplatz riscosse un notevole successo in coppia con la Isola nell'intermezzo Pericca e Varrone, con musiche di M. Fini. Nel 1743 ingaggiato dalla compagnia di F. Baglioni, insieme con la Mellini, F. Laschi, Maria Angiola Paganini, cantò a Roma, Firenze, Napoli, Venezia in "commedie per musica" di G. Latilla (La finta cameriera e Madama Ciana) e di R. Di Capua (La comedia in comedia e La libertà nociva). Dal 1745 al 1756 fu nuovamente all'estero nella compagnia dei fratelli Mingotti per altre rappresentazioni di opere e di intermezzi: a Lipsia, nel ruolo di Pancrazio ne La finta cameriera; ad Amburgo in Angelica e Medoro, opera pastorale di P. Scalabrini; a Graz, ancora nel ruolo di Pancrazio e ne La serva padrona, in coppia con la Isola; a Copenaghen, negli intermezzi dell'Adriano di P. Scalabrini, de Il tracollo di autore sconosciuto, de L'impresario dell'isole Canarie di G.M. Orlandini. Proprio a Copenaghen, presso la corte di Federico V, il G. venne insignito del titolo di "virtuoso da camera".

Il G. morì a Bologna nel 1777.

Fonti e Bibl.: L. Frati, Musicisti e cantanti bolognesi del Settecento, in Riv. musicale italiana, XXI (1914), p. 201; E.H. Müller, Angelo und Pietro Mingotti, Dresden 1917, pp. 13, 88, 99 s., 102, 124, XLVII, LV, LXV, XCIV s., CVI s., CXLV, CLV; C.E. Troy, The comic intermezzo, Ann Arbor 1979, pp. 51, 55 s., 57; F. Piperno, Buffe e buffi, in Riv. ital. di musicologia, XVII (1982), pp. 246 s., 252, 254 s., 270 s.; O. Gambassi, L'Accademia filarmonica di Bologna, Firenze 1992, p. 437; The New Grove Dict. of opera, II, p. 324.

Vedi anche
Teatro degli Indipendenti Teatro d’avanguardia fondato a Roma nel 1922 da A.G. Bragaglia. Fu attivo fino al 1931, mettendo in scena, oltre a un repertorio sperimentale, pantomime e spettacoli di danza. mùsica da càmera càmera, mùsica da In origine, musica eseguita nelle sale delle corti a divertimento dei principi (contrapposta alla musica di teatro o di chiesa) poi, in genere, quella per pochi strumenti e per poche voci, dal madrigale rinascimentale alla sonata in trio del periodo barocco fino al quartetto del ... libretto d'opera libretto d’opera Componimento drammatico, per lo più in versi, scritto appositamente (spesso riducendo e adattando altra opera letteraria – commedia, dramma ecc. – o ricavandone la materia) per offrire il testo al compositore di un’opera musicale. I primi libretto d'opera (detti favole, favole pastorali, ... tenore In ambito musicale, la più acuta delle voci maschili: il termine indica il corrispondente registro e, estensivamente, il cantante che ne è dotato. In relazione alle famiglie strumentali, in funzione appositiva, designa lo strumento che all’interno della propria famiglia suona nel registro di tenore (per ...
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Vocabolario
pellegrino
pellegrino s. m. (f. -a) e agg. [lat. peregrīnus «straniero», riferito nel lat. tardo a chi veniva a Roma per scopo religioso; v. anche peregrino]. – 1. s. m. a. In senso stretto, chi si reca in pellegrinaggio a un luogo santo, solo o in...
pellegrinare
pellegrinare v. intr. [lat. peregrinari, lat. tardo peregrinare, der. di peregrinus «pellegrino»] (aus. avere). – 1. non com. Andare in pellegrinaggio in luoghi sacri: fare voto di p. in Terrasanta. 2. letter. Andare errando da un luogo...
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