peneio
Forma patronimica già presente nel passo delle Metamorfosi (I 452 ss.) al quale chiaramente D. s'ispira (cfr. anche l'espressione versa Peneyde nell'egloga responsiva a Giovanni del Virgilio, II 33); letteralmente vale " di Peneo ", il padre di Dafne (v.), la ninfa amata da Apollo e trasformata in alloro. Quindi per traslato l'espressione la fronda peneia indica la fronda dell'alloro (cfr. l'amato alloro al v. 15) del quale si coronano i poeti, in Pd I 33 parturir letizia in su la lieta / delfica deïtà dovria la fronda / peneia.