PÉNICAUD
. Famiglia di smaltatori di Limoges, fiorita nel secolo XVI. Sembra che la sua marca sia stata un punzone formato da una P coronata o da una L e una P intrecciate e coronate. Il capo della famiglia, Léonard o Nardon P. è il primo pittore smaltatore di cui ci siano noti il nome e un'opera autentica: il Cristo crocifisso del museo di Cluny, firmato e datato 1503. Le opere sono soprattutto trittici (a Parigi nei musei del Louvre e del Petit-Palais; nel museo di Bourges; nel Victoria and Albert Museum di Londra; a Firenze, al Museo Nazionale e a Roma al Museo Vaticano), con composizioni in massima parte ricavate dalle primitive dei libri di ore e caratterizzate negli smalti dal predominio d'un ammirevole colore azzurro scuro. Jean I, che sembra fosse fratello di Léonard, s'ispirò specie a stampe, e usò negli smalti un colorito più vario di quello del fratello, associando all'azzurro il giallo oro, il rosso, il verde; Jean II lavorò circa dal 1530 al 1588. S'ignora quale fosse il suo legame di parentela con i due precedenti. Rappresenta gl'inizî del classicismo, riproducendo stampe oltre che fiamminghe, italiane: una sua coppa (fig. 1) reca scene della storia di Sansone, tratta dal Parmigianino; si hanno di lui i ritratti di Paolo III e Clemente VII. Tecnico prodigioso, fu gran maestro nel chiaroscuro, ottenendolo con una varia sovrapposizione di strati di smalto bianco sul nero del fondo. Jean III e Pierre continuarono la tradizione familiare sino alla fine del secolo e tradussero in smalto i temi della scuola di Fontainebleau.
V. tavv. CLXI e CLXII.
Bibl.: P. Lavedan, Léonard Limosin et les émailleurs français, Parigi 1914; J.-J. Marquet de Vasselot, Les émaux limousins de la fin du XVe et de la première partie du XVIe siècles, Parigi 1921; id., Bibl. de l'orfèvrerie et de l'émaillerie françaises, Parigi 1925; id., Musée du Louvre, Catalogue de l'orfèvrerie, émaillerie et gemmes, Parigi s. a.; G. Fontaine, in Thieme-Becker, Künstler-Lex., XXVI, Lipsia 1932.