Iberica, Penisola
La più occidentale delle tre penisole dell’Europa meridionale. Il nome (a volte semplificato in Iberia) deriva da quello della sua popolazione originaria prelatina, gli iberi. Anche se dal punto di vista antropologico, il primitivo strato della popolazione iberica, almeno nella zona mediterranea, è di origine nordafricana, la più antica gente della quale si abbiano menzioni storiche è appunto quella degli iberi. Negli autori più antichi questo nome è limitato agli abitanti della parte orient. (distinguendosi da essi i tartessi, abitanti nella parte merid.), più tardi esteso a tutta la penisola. Nel sec. 6° a.C. penetrarono dalla Gallia i celti, che s’insediarono nell’interno del territorio e anche a O, dalla Galizia all’Algarve; nelle parti orientali della Meseta si mescolarono con gli iberi, dando origine a quel popolo che gli antichi chiamarono celtiberi. Un apporto di elementi orientali si verificò con la colonizzazione fenicia e greca, ma essa si limitò alle coste mediterranee ed ebbe la sua espressione soprattutto con la fondazione di fattorie commerciali, sparse e isolate le greche, molto più numerose le fenicie. Un’espansione verso l’interno, con conseguente assoggettamento di una parte delle genti indigene, si ebbe solo con l’occupazione da parte di Cartagine (3° sec. a.C.). Da quel tempo, per quasi due millenni, le parti merid. e orient. dell’Iberia costituirono il lato rivolto alle civiltà del Mediterraneo, mentre il margine atlantico restò il lato più isolato e meno progredito. Le regioni sudorient. furono le prime a essere conquistate dai romani, che annientarono il dominio cartaginese, mentre nelle regioni montuose del Nord e al margine occid. essi si imposero più tardi, e con maggiore difficoltà. Tuttavia all’epoca di Augusto l’intera penisola era ormai definitivamente entrata a far parte del mondo culturale e linguistico romano; e le migrazioni e invasioni successive, pur introducendo elementi nuovi nell’ambiente culturale, ebbero scarso influsso sulla compagine della popolazione. L’epoca delle invasioni barbariche vide numerose incursioni di genti germaniche, con la conseguente fondazione di regni vandali a S (onde il nome Andalusia), alani nella Meseta, suebi nelle regioni montuose del Nord-Ovest; più esteso, ma di breve durata, fu lo Stato gotico.