Pensieri (Pensees sur la religion et sur quelques autres sujets)
(Pensées sur la religion et sur quelques autres sujets) Opera di B. Pascal composta da testi di appunti preparatori per un’apologia del cristianesimo che furono riordinati e pubblicati, dopo la morte dell’autore, dai religiosi di Port-Royal, in due successive edizioni, in cui erano variamente ordinati e selezionati (anche con cospicui rimaneggiamenti e omissioni), fra il 1669 e il 1670 (l’ed. più diffusa fu questa ultima). Il testo è stato variamente stabilito dagli editori moderni, che hanno numerato e ordinato diversamente i frammenti, fra i quali: Brunschvicg (1904-14), Lafuma (1951), Chevalier (1954). Pascal oppone all’«esprit de géométrie», proprio dell’intelletto e identificato con il razionalismo matematizzante della scienza cartesiana, l’«esprit de finesse», che indaga la realtà umana degli atteggiamenti e dei sentimenti (1, ed. Brunschvicg) e che conduce a una «apologetica del cuore», in cui il cuore è l’organo del «sentimento interiore di Dio» che apprende i principi primi della religione. Contro Descartes, principalmente contro la sua fisica, Pascal ha toni assai polemici: «egli avrebbe pur voluto, in tutta la sua filosofia, poter fare a meno di Dio; ma non ha potuto esimersi di fargli dare un colpetto, per mettere il mondo in movimento» (77). Significativamente annota: «scrivere contro coloro che approfondiscono troppo le scienze. Cartesio» (76); non esitando ad apostrofare Descartes come «inutile e incerto» (78). L’uomo deve essere consapevole della sua fragilità e miseria pur riconoscendo che tutta la sua dignità sta nel pensiero (inteso però nella sua dimensione umana e religiosa, non astrattamente scientifica); egli è come una canna al vento, ma è una «canna pensante» (347). Dalle dense analisi introspettive emerge la connotazione dell’Io (le moi), intorno alla quale si incentra il percorso di una soggettività profondamente rinnovata rispetto sia al modello umanistico erudito di Montaigne, sia a quello metafisico soggettivistico di Descartes: «dov’è dunque questo Io se non è né nel corpo né nell’anima?» (323). I temi religiosi e apologetici si polarizzano intorno alla carità e alla centralità della mediazione del Cristo. Rifiutando una teologia razionale di tipo classico, Pascal denuncia l’insufficienza delle prove metafisiche di Dio (543) cui contrappone (233), rivolgendosi agli atei e ai libertini, il celebre ‘argomento della scommessa’ (➔ scommessa, argomento della).