PENTECONTORO
. Nome greco della nave a 50 remi (greco ἡ πεντηκόντορος [sott. ναῦς], o πεντηκόντερος o πεντηκοντήρης). Mentre le categorie delle più grosse navi dell'età classica prendevano il nome dal numero di ordini di remi (biremi, triremi), le navi a un solo ordine di remi (μονήρεις), sole in uso nell'età arcaica, prendevano il nome dal numero dei remi: quindi εἰκόσορος, τριακόντορος, πεντηκόντορος ναῦς, nave di 20, 30, 50 remi. La nave a 50 remi, usata già nell'età omerica accanto a quella a 20 remi, era la massima imbarcazione alla quale si potesse giungere con un solo ordine di remi; gli accenni nella poesia epica a navi a 100 remi sono forse fantasie. Infatti con 25 remi per lato, il pentecontoro richiedeva da 30 a 35 m. di lunghezza; e la costruzione di una nave di tali dimensioni, scoperta per quasi tutta la sua lunghezza, richiedeva già una tecnica perfezionata. La larghezza non superava di molto i 3 m. Oltre ai remi, si usava anche la vela: si ha anzi un esempio di pentecontoro a due alberi (v. figura). Con l'introduzione delle poliere, i pentecontori perdettero importanza.
Bibl.: A. Assmann, in A. Baumeister, Denkmäler des klass. Altertums, III, Monaco-Lipsia 1888, p. 1596; F. Miltner, art. Seewesen, in Pauly-Wissowa, Real-Encyclopädie, suppl. V, col. 935; A. Köster, Das antike Seewesen, Berlino 1923, p. 69 seguente.