PENTRITE
- S'indica con questo nome il nitroderivato della pentaeritrite. Quest'alcool tetravalente, C (CH2ONO2)4, era già conosciuto nella letteratura chimica e anche come prodotto naturale, ma venne recentemente ottenuto in scala industriale per azione della formaldeide sopra l'aldeide acetica. La produzione per sintesi dell'alcool metilico, abbassando il costo di questo a forse un decimo del valore di quello ottenuto attraverso la distillazione del legno, permette di ottenere anche la formaldeide a buon mercato e con questo di produrre economicamente i prodotti che ne derivano, come la pentrite. La nitrazione della pentaeritrite avviene poi a mezzo di miscela solfonitrica e con elevato rendimento. La pentrite prodotta si presenta sotto forma cristallina, con punto di fusione a 140°, insolubile in acqua. Ha buona stabilità di conservazione, la sua temperatura di esplosione è di 4300°, il volume dei suoi gas, per kg. di esplosivo, è di 780 litri, la sua velocità di detonazione di 8400 m./sec.
Queste caratteristiche ne indicano il valore come esplosivo: la sua potenza è doppia di quella del tritolo. Il suo impiego migliore è per le micce detonanti, che possono essere prodotte anche senza involucro metallico. È impiegata vantaggiosamente anche per inneschi e ne è stata fatta applicazione per cariche di proietti. La sua potenza è equiparabile a quella dell'altro grande esplosivo moderno da scoppio, la trimetilentrinitrammina.