Saarikoski, Pentti Ilmari
Poeta finlandese, nato a Impilahti (Carelia) il 2 settembre 1937, morto a Joensuu (Pohjois-Karjala) il 24 agosto 1983. Compiuti gli studi di filologia classica presso l'università di Helsinki, collaborò con riviste e quotidiani anche con lo pseudonimo di Nenä (Naso) e visitò vari paesi dell'Europa, tra cui l'Unione Sovietica e l'Italia. Benché nell'autunno del 1956 avesse partecipato alle manifestazioni in sostegno della rivolta d'Ungheria, qualche anno dopo aderì al Partito comunista finlandese, assumendo peraltro posizioni di aperto dissenso fin dal 1969. Dal 1962 al 1983 collaborò al giornale Kansan Uutiset (Notizie del popolo), organo ufficiale dei comunisti finlandesi. Nel 1975 si trasferì in Svezia nei pressi di Göteborg, acquistando ben presto rinomanza internazionale; tornò in Finlandia poco prima della sua scomparsa.
Dopo aver esordito nel 1958 con due volumi di poesie ispirate all'antichità greca (Runoja, Versi, e Toisia runoja, Altri versi), S. rivelò la propria originalità con Mitä tapahtuu todella? (1962, Cosa succede veramente?), intreccio di commenti politici, di annotazioni su fatti quotidiani, su problemi individuali e sociali, in versi liberi e in prosa, cui seguirono Kuljen missä kuljen (1965, Vado dove vado) e Ääneen (1966, A voce alta). Passò quindi a toni più intimistici con la raccolta Laulu laululta pois (1966, Canto via canto), per arrivare al dubbio e alla rassegnazione di Katselen Stalinin pään yli ulos (1969, Sto a guardar fuori sopra il capo di Stalin), in cui sfruttò la tecnica della scrittura automatica. Affrontò anche altri generi: in Aika Prahassa (1967, Il tempo a Praga) risultano fusi elementi del libro di viaggio, della poesia in prosa e del romanzo; in Kirje vaimolleni (1968, Lettere a mia moglie) viene sperimentato il romanzo autobiografico; in Eino Leino, legenda jo eläessään (1974, Eino Leino, leggenda già in vita) il saggio critico in versi; in Euroopan reuna (1982, Il margine d'Europa) il saggio biografico. Tornò poi agli ideali della grecità con la trilogia poetica Tanssilattia vuorella (1977, Pista da ballo sul monte), Tanssiinkutsu (1980, Invito a ballare) e Hämärän tanssit (1983, Festa da ballo dell'oscurità). Affascinato dalla figura di Ulisse, S. tradusse l'Odissea di Omero e l'Ulysses di J. Joyce, ma anche Platone, Eraclito, Euripide, Saffo, J.D. Salinger, S. Bellow, A. Ginsberg, I. Calvino. Sono usciti postumi Nuoruuden päiväkirjat (1984, Diari di gioventù) e, col titolo Köyhyyden filosofia (1986, Filosofia della povertà), la raccolta dei suoi lavori drammatici.
bibliografia
H. Salama, Pentti Saarikoski, legenda jo eläessään (Pentti Saarikoski, leggenda già in vita), Porvoo-Helsinki 1975.
H.K. Riikonen, Töitä ja päiviä. Tutkielmia Pentti Saarikosken myöhäistuotannosta (Opere e giorni. Studi sulla tarda produzione di Pentti Saarikoski), Helsinki 1992. J. Salokannel, Mitä tapahtuu todella? Pentti Saarikoski (Cosa succede veramente? Pentti Saarikoski), in J. Salokannel, Linnasta Saarikoskeen (Da Linna a Saarikoski), Porvoo-Helsinki 1993.
P. Tarkka, Pentti Saarikoski. Vuodet 1937-1963 (Pentti Saarikoski. Gli anni 1937-1963), Helsinki 1996.