Romanziere svedese (n. Katrineholm 1935). Uno tra gli autori più interessanti nel panorama letterario svedese, i suoi stilemi espressivi oscillano tra la prosa fantastica e fantascientifica e la caratterizzazione analitica di contesti paradossali, in cui i personaggi si trovano paradossalmente imprigionati nelle maglie di meccanismi e istituzione sociali la fuga dai quali si rivela impossibile, come Babelshus ("La casa di Babele", 1978).
Laureato in medicina, ha rinunciato alla carriera medica per una narrativa di denuncia sociale. Le sue opere migliori, a eccezione del fantastico Calvinols resa genom världen ("Il viaggio di C. per il mondo", 1965), esemplificano, attraverso personaggi e situazioni paradossali, l'incontrollabilità dei meccanismi delle istituzioni: Ledig lördag ("Sabato di libertà", 1963); Vi sees i Song MY ("Ci vediamo a S. M.", 1970) il già citato Babelshus. Più amari e inquietanti i due romanzi fantascientifici En levande själ ("Un'anima vivente", 1980) e Efterfloden ("Dopo il diluvio", 1982). Da ricordare anche Barnens ö ("L'isola del fanciullo", 1976) e i volumi di ricordi d'infanzia Uppror bland marsvinen ("Rivolta tra i porcellini d'India", 1972) e Fem hjärtan i en tändsticksask ("Cinque cuori in una scatola di fiammiferi", 1985). Tra gli ultimi lavori: En livsåskådsningsbok ("Un libro di riflessioni sulla vita, 1990"); Holgerssons (1991); Ett gammalt kylskåp och en förkyld hund ("Un vecchio frigorifero e un cane raffreddato", 1995); Darwins ofullbordade: om människans biologiska natur ("Darwin incompiuto: sulla natura biologica dell'uomo", 1997) e Sena sagor ("Favole tarde", 1998); Ljusets Drottning (2000); Hundra Fristående Kolumner i Dagens Nyheter (2002).