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SIVLE, Per

di Giuseppe Gabetti - Enciclopedia Italiana (1936)
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SIVLE, Per

Giuseppe Gabetti

Poeta norvegese, nato a Aurland il 6 aprile 1857, morto a Cristiania il 6 settembre 1904. Soggetto a turbamenti del sistema nervoso, ne fu presto sospinto a cercare conforto nel bere. E anche la sua esteriore esistenza di giornalista fu quasi sempre instabile e precaria. Le difficili condizioni economiche e l'acuirsi del suo male finirono col condurlo al suicidio.

La più grande risonanza nel suo tempo raggiunse con le poesie d'ispirazione politica - era di tendenze liberali-nazionali, con orientamento verso sinistra -; e alcuni di quei versi vivono ancora, divenuti popolari; così come vive ancora sono alcune delle liriche di ispirazione soggettiva, in cui si rifletté l'agitata vita del suo spirito (v. le raccolte: Noreg, 1894; Bersöglis-og andre Viser, 1895; Skaldemal, 1896; Olavs-Kvœde, 1901). Temperamento impulsivo, nervoso, ebbe anche, come poeta, respiro breve. Tentò invano il romanzo di vita operaia (Streik, 1891); riuscì invece più fresco e schietto nelle prose di vita infantile e nelle colorite scene di vita paesana (Sogor, 1887 e Vossa-Stubbar, 1887; Nye Vossa-Stubbar, 1894, Sivle-Stubbar, 1895 ecc.).

Opere: Skrifter, voll. 2, Oslo 1925.

Vocabolario
periménto
perimento periménto s. m. [der. di perire]. – Il fatto di perire, di venir meno; è voce viva oggi solo nel linguaggio giur., presente per es. nel codice civile per indicare la cessazione dell’esistenza o della disponibilità di un bene (per...
perito
perito agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. peritus, prop. part. pass. di *periri «fare esperienza», che si trova nel comp. experiri]. – 1. agg. Di persona che conosce per lunga pratica i segreti di un mestiere, di una professione, di un’arte,...
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