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Brunacci, Pera

di Renato Piattoli - Enciclopedia Dantesca (1970)
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Brunacci, Pera

Renato Piattoli

Moglie di Francesco Alighieri. Nacque da Donato Brunacci, del Popolo di S. Simone, e da una donna di nome Bilia la quale, nel suo testamento, già divenuto esecutivo nel dicembre 1317, la lasciò esecutrice con l'altra figlia Giovanna già vedova di un certo Geri; e nelle vesti di esecutrici, vediamo le due sorelle fare un versamento a scopo benefico. Il matrimonio con Francesco dové avvenire verso l'anno 1300. Nella divisione patrimoniale tra questi e i nipoti, figli di D., eseguita il 16 maggio 1332 con lodo arbitrale dal notaio Lorenzo di Alberto da Villamagna, Francesco promise di tener liberi i beni assegnati ai nipoti da ogni possibile molestia derivante dai diritti dotali di sua moglie Pera. Neppure un anno dopo, il 2 marzo 1333, Francesco comprava un terreno a Ripoli per conto di sua moglie e dopo pochi giorni, il 21 maggio, P. si impegnava a rivenderlo per lo stesso prezzo a Cella dei Bardi, moglie di Bartolomeo dei Pulci. P. era già deceduta al 16 maggio 1341, lasciando erede testamentario Goccio dei Lupicini, cugino del marito: fu appunto quel giorno che Goccio per mandato di Cella vendé il podere o una parte di esso.

Bibl. - Piattoli, Codice 118, 136, 157, 170; ID., Cod. dipl. dant. Aggiunte (II), in " Studi d. " XLII (1965) 406.

Vocabolario
péra
pera péra s. f. [lat. pĭrum (plur. pĭra)]. – 1. a. Il frutto del pero, pomo di forma caratteristica, più o meno allungata (definita genericam. piriforme, e con più precisione, nelle sue varietà, cidoniforme, doliforme, maliforme, ovoidale,...
pèra
pera pèra s. f. [dal lat. pera, che è dal gr. πήρα «bisaccia»], ant. – Borsa, tasca: Tener voglio la via vera, Né sacco voglio né pera (Iacopone).
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