PÉREZ de HITA, Ginés
Scrittore spagnolo, nato intorno al 1544 forse nel piccolo comune di Mula, a cui si riconnettono alcuni suoi ricordi, per quanto egli si dichiari cittadino di Murcia, dove morì verso il 1619. La più grande e decisiva vicenda della sua vita è rappresentata dalla guerra contro i Mori nelle Alpujarras (1568-1571), in cui militò agli ordini del marchese de los Vélez: ad essa si ricollega la Historia de los bandos de Zegríes y Abencerrajes o Guerras civiles de Grariada (1595-1604), che è da considerarsi la sua migliore opera, non solo per gli elementi narrativi e cronachistici, ma anche e soprattutto per la viva simpatia ch'egli seppe concepire per il mondo moresco.
L'opera, che consta di due parti, si muove apparentemente su un piano storico, mantenendo un'intelaiatura cronologica e rispettando alcuni riferimenti generali; in sostanza riveste un puro valore novellistico, specie la prima parte, a cui spetta più propriamente il titolo iniziale. In questa sono trattati gli ultimi anni del regno di Granata fino alla conquista spagnola (1492), mentre la seconda parte si riferisce alla rivolta dei Mori nelle Alpujarras. Fra gli episodî e le novelle che vi sono intrecciate, la leggenda più fortunata è quella degli Abenceragi (v.), una storia di onore e di sacrificio, tragica e gentile al tempo stesso. In essa e nella maggior parte delle altre pagine si traduce il gusto fra umano e letterario per la vita, i costumi, le tradizioni del regno di Granata; il P. de H. vi aderisce con abbandono sentimentale, quasi sedotto dai colori di un mondo esotico; egli ha ricorso all'elemento lirico-popolaresco, inserendo nella sua cronaca romanzata alcuni dei romances più diffusi, qualcuno anche di sua composizione. Complessivamente il P. de H. rappresenta il tipo culturale del Cinquecento spagnolo, che si piegava verso interessi folkloristici e attingeva alla tradizione moresca miti e temi poetici con presentimenti romantici. Proprio dall'opera del P. de H. il teatro spagnolo derivava qualche trama, il cui fascino maggiore era offerto da quelle zone umane e poetiche di confine, nelle quali l'urto drammatico si estendeva dagli uomini all'ambiente e alla storia. All'episodio di Tuzani, Calderón de la Barca ispirò un suo lavoro: Amar después de la muerte; Martínez de La Rosa vi rintracciò gli elementi del suo dramma storico Aben Humeya; P. A. de Alarcón trovò in P. de H. i motivi fondamentali per la sua Alpujarra.
Ediz.: L'opera del P. de H. è inclusa nella Bibl. de aut. esp., III, e le Poesías nel vol. XVI; ed. moderna, a cura di P. Blanchard-Demouge, Madrid 1913-1915, voll. 2.
Bibl.: N. Acero y Abad, G. P. de H., estudio biográfico y bibliográfico, Madrid 1889; J. Espín, De la vecinidad de P. de H. en Lorca desde 1568 a 1577, ecc., Lorca 1922.