Periandro
Tiranno di Corinto (sec. VII-VI a.C.), uno dei sette savi.
Figlio di Cipselo, cui successe (forse nel 627) regnando per oltre quarant'anni (sino al 585 circa; secondo altri storici la tirannide di P. cade un quarantennio più tardi), svolse una saggia politica, sia sul piano amministrativo ed economico, così che Corinto divenne la maggiore città greca per volume di traffici commerciali e ricchezza d'industrie, sia sul piano politico, riprendendo il dominio su Corcira ed estendendolo su Apollonia, Epidamno e Potidea. La tradizione gli attribuisce inoltre il merito di aver fatto di Corinto il centro del culto di Bacco.
D. lo ricorda in Cv III XI 4, nell'elenco dei sette savi antichissimi che egli trae dal De Civitate Dei di s. Agostino, XVIII 25 (non senza una grossa svista; v. BIANTE di Priene), e non, com'era parso al Dyroff, da Stobeo o da Diogene Laerzio o da Plutarco o da Ausonio.
Bibl. - I. Perin, Onomasticon totius latinitatis, sub v.; A. Dyroff, D. und Pietro d'Abano, in " Philosophische Jahrbuch der Görres-Gesellschaft " XXXIII (1920) 261; Busnelli-Vandelli, ad l.; P. Renucci, D. disciple et juge du monde gréco-latin, Parigi 1954, 262-263.