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Pericle

Dizionario di Storia (2011)
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Pericle


Politico ateniese (Atene 495 ca.-ivi 429 a.C.). Figlio di Santippo, imparentato per parte di madre con gli Alcmeonidi. Iniziò la sua carriera politica nel partito democratico di Efialte, che, con l’ostracismo di Cimone (461) e il declino del partito conservatore e dell’areopago, conquistò la direzione della politica ateniese. Ma essendo stato quasi subito assassinato Efialte, P. si trovò solo a guidare a un tempo il suo partito e la politica ateniese, ciò che fece per oltre trent’anni (461-429) fondando il proprio potere sulla annuale, libera rielezione nel consiglio degli strateghi. In politica estera P. si propose come ultima mira il predominio ateniese sull’intera Grecia; il mezzo doveva essere dato dalla trasformazione della lega marittima delio-attica in impero. Il tesoro da Delo fu trasportato ad Atene (454) e le ribellioni dei membri della lega furono punite con la massima severità (come per Samo nel 440). Nella penisola greca la lotta per il predominio condusse a guerre contro Egina, i beoti e gli spartani, e, dopo un grave insuccesso a Tanagra (457), gli ateniesi con la vittoria di Enofita ristabilirono il loro predominio sulla Grecia centrale. Ma al di là del mare le cose non andarono ugualmente bene: una spedizione in Egitto, per sostenere il ribelle Inaro contro la Persia, finì disastrosamente (458-452); pochi anni dopo (449) si concludeva la pace di Callia con la Persia, pace che, mentre segnava la fine della politica ateniese di espansione in Oriente, svuotava di contenuto la lega delio-attica costituita apposta per combattere i persiani. L’occupazione dell’Eubea ribellatasi condusse a un intervento spartano; non si venne però a uno scontro, anzi fu segnata una pace trentennale (446-445). Sicuro dalla parte di Sparta, P. si dedicò ancor più all’abbellimento di Atene (di questi anni è la costruzione del Partenone e dei Propilei), a spese del tesoro federale e superando con la sua autorità le proteste dell’opposizione per questo suo procedere: il massimo esponente di essa, Tucidide di Melesia (da non confondere con lo storico), fu ostracizzato. Con una spedizione nel Ponto Eusino (436), P. assicurò ad Atene il predominio sul mercato granario del Chersoneso Taurico (Crimea); inoltre fondò la colonia panellenica di Turi (444) e strinse trattati con Reggio e Leontini. Gli ultimi anni della sua vita furono amareggiati da una serie di processi intentati da un’opposizione eterogenea contro i suoi amici (il filosofo Anassagora e lo scultore Fidia), e contro Aspasia, la donna con cui P. viveva. È congettura infondata che P., per vincere questa opposizione, abbia cercato un diversivo suscitando la guerra del Peloponneso. Certo è però che, prevedendola, volle affrettarla confidando soprattutto nelle risorse economiche di Atene. Mostrò questa volontà col decreto con cui fece escludere i megaresi dai mercati dell’Attica e dai porti dell’impero, e inducendo l’assemblea ateniese a rifiutare ogni concessione agli ambasciatori spartani (432). Ma il piano di guerra adottato per volontà di P. (per cui gli ateniesi si concentrarono ad Atene abbandonando le campagne dell’Attica e bloccarono per mare gli avversari) presupponeva negli ateniesi una sovrumana forza di resistenza, consumava a poco a poco le risorse finanziarie della città e accresceva il malcontento degli alleati. Inoltre la terribile pestilenza del 430 aggravò la situazione. Il malcontento contro P. portò alla sua caduta (430); richiamato al potere nel 429, morì di peste nello stesso anno. Fornito di versatile ingegno, di vivo senso d’arte, P. fu probo e disinteressato amministratore. Riservato, schivo di applausi, non cercò il favore del popolo che egli dominava soprattutto con la sua eloquenza, di cui non ci sono però pervenute testimonianze dirette. In qualità di politico, egli attuò ad Atene la libertà democratica come in nessun altro luogo dell’antichità, impedendo il pericolo di disgregamento dell’autorità statale. La sua politica di lavori pubblici creò opere di difesa e di abbellimento, e occupò utilmente il popolo. Introdusse la paga per gli eliasti e promosse l’attuazione di una maggiore giustizia sociale coi sussidi statali agli invalidi e agli orfani dei caduti in guerra. Ma, usando il tesoro federale a vantaggio dei lavoratori ateniesi, alienò da Atene l’animo degli alleati, e non seppe attutirne il malcontento e fonderli politicamente con gli ateniesi. Sicché egli ha la responsabilità di avere affrettato la dissoluzione della lega proprio quando si trasformava in impero. Per la salvezza della lega iniziò la guerra con Sparta, che privò i greci del frutto delle guerre persiane e segnò il principio della decadenza politica di Atene e dell’intera Grecia.

495 a.C. ca

Nasce ad Atene, figlio di Santippo

461 a.C

Morte di Efialte, nella cui fazione aveva iniziato la carriera politica

461 a.C

Eletto stratego, per oltre trent’anni è l’uomo più potente di Atene

457 a.C

Vittoria di Enofita: gli ateniesi ristabiliscono il loro predominio sulla Grecia centrale

449 a.C

Si conclude la pace di Callia con la Persia, segnando la fine della politica ateniese di espansione in Oriente

448 a.C

Inizia la realizzazione del Partenone

446-445 a.C

Siglata una pace trentennale con Sparta dopo l’occupazione dell’Eubea

430 a.C

Caduta di Pericle

429 a.C

Richiamato al potere, muore di peste ad Atene

Vedi anche
Cimóne Cimóne (gr. Kίμων, lat. Cimon -onis). - 1. Padre di Milziade II; avversario di Pisistrato, visse quasi sempre lontano da Atene. Ottenne tre vittorie in gare equestri in Olimpia (532; 528; 524). 2. Nipote, sembra, del precedente (circa 510-449), figlio di Milziade II, uomo politico di parte conservatrice ... Efialte (gr. ᾿Εψιάλτης, lat. Ephialtes). - Nome di alcuni personaggi della storia greca.1. Greco nativo della Trachinia, colpevole della sconfitta dei Greci alle Termopili (480 a. C.); guidò i Persiani nella marcia che permise di prendere alle spalle Leonida e i suoi.2. Politico ateniese (prima metà del sec. ... guerra del Peloponneso Guerra combattuta dal 431 al 404 a.C. dalla lega peloponnesiaca, raccolta intorno a Sparta, e dalla lega delioattica, sotto la guida di Atene. Fu il conflitto più sanguinoso mai verificatosi fra popoli greci. le causeCausa principale del conflitto fu la volontà degli ateniesi, guidati da Pericle, di ... Tucìdide Tucìdide. - Ateniese (sec. 5º a. C.), figlio di Melesia. Rappresentante del partito conservatore, fu acerrimo avversario di Pericle e dei democratici di cui combatté soprattutto la politica finanziaria. Ostracizzato (443 o 442), tornò forse ad Atene nel 433, dove pare abbia ispirato i processi contro ...
Indice
  • 1 495 a.C. ca
  • 2 461 a.C
  • 3 461 a.C
  • 4 457 a.C
  • 5 449 a.C
  • 6 448 a.C
  • 7 446-445 a.C
  • 8 430 a.C
  • 9 429 a.C
Categorie
  • BIOGRAFIE in Storia
Tag
  • GUERRA DEL PELOPONNESO
  • TUCIDIDE DI MELESIA
  • PARTITO DEMOCRATICO
  • CHERSONESO TAURICO
  • GUERRE PERSIANE
Altri risultati per Pericle
  • Pèricle
    Enciclopedia on line
    Uomo politico ateniese (495 circa - 429 a. C.), figlio di Santippo, imparentato per parte di madre con gli Alcmeonidi. Iniziò la sua carriera politica nel partito democratico di Efialte, che, con l'ostracismo di Cimone (461) e il declino del partito conservatore e dell'Areopago, conquistò la direzione ...
  • Pericle
    Enciclopedia dei ragazzi (2006)
    Roberto Bartoloni Il protagonista dell’età d’oro di Atene Nobile di nascita ma fermamente convinto della necessità di dare agli strati più bassi della cittadinanza ateniese maggiore giustizia sociale e politica, Pericle riuscì nel 5° secolo a.C. a realizzare una forma di democrazia avanzatissima per ...
  • PERICLE
    Enciclopedia Italiana (1935)
    (Περικλῆς, Perĭcles) Gaetano De Sanctis. Uomo politico ateniese. Nacque nel primo quinquennio del sec. V a. C. da Santippo, il vincitore di Micale, e da Agariste, figlia dell'Alcmeonide Ippocrate, fratello del riformatore democratico Clistene. Era nobile tanto per parte della madre quanto per parte ...
Vocabolario
periclo
periclo s. m. – Variante poet. di pericolo usata da Dante (Par. VIII, 1): Solea creder lo mondo in suo periclo [= con grave danno per le anime] Che la bella Ciprigna il folle amore Raggiasse volta nel terzo epiciclo.
ateniése
ateniese ateniése agg. e s. m. e f. [dal lat. Atheniensis]. – Di Atene, capitale della Grecia: arte, civiltà a., con particolare riferimento all’età di Pericle (5° secolo a. C.); abitante o nativo di Atene.
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