PERIFRASI (gr. περίϕρασις)
Col nome greco di perifrasi o con i suoi equivalenti, circonlocuzione o giro di parole, la retorica indica quel procedimento per cui il concetto è espresso, anziché con un solo vocabolo, con più vocaboli: quando invece di cielo si dice vòlta stellata, invece di leone si dice re degli animali. S'intende bene che, se logicamente la perifrasi può equivalere al termine "proprio", il valore affettivo o evocativo è diverso.
In periodi in cui la moda prescriveva di evitare termini troppo realistici, di evitare le ripetizioni, ecc., la perifrasi ebbe grande voga: un traduttore francese di Pindaro, non osando per scrupolo pseudoclassico nominare il gallo, parla di quell'"oiseau domestique dont le chant annonce le jour, et qui n'a que son pailler pour théâtre de ses exploits".
I grammatici chiamano talora forme perifrastiche quelle composte di più termini, come, per esempio, il latino laudandus eram o come l'italiano sto facendo (benché non esista la possibilità d'esprimere lo stesso concetto con un solo termine).