PERIODO IPOTETICO
Il periodo ipotetico è un periodo attraverso il quale si esprime un’ipotesi da cui può derivare una conseguenza. È formato dall’unione di una proposizione reggente, o ➔apodosi, con una subordinata condizionale, o ➔protasi. La reggente esprime la conseguenza che deriva o deriverebbe dal realizzarsi della condizione indicata nella subordinata
Se avessi tempo (protasi), verrei volentieri (apodosi)
A seconda del grado di probabilità dell’ipotesi indicata nella protasi, il periodo ipotetico può essere di tre tipi.
• Periodo ipotetico della realtà, quando l’ipotesi è reale o molto probabile. Nella protasi il verbo è all’indicativo, nell’apodosi il verbo è all’indicativo o all’imperativo
Se arriviamo in tempo andremo a giocare a tennis insieme
Se c’è forte vento, copriti la bocca con la sciarpa
Se volete incontrarmi, / cercatemi dove non mi trovo (G. Caproni, Indicazione)
• Periodo ipotetico della possibilità, quando l’ipotesi è possibile, ma non sicura. Nella protasi il verbo è al congiuntivo imperfetto, nell’apodosi il verbo è al condizionale presente o all’imperativo
Se me lo domandassi tu, verrei a lavorare anche la domenica
Se Paolo ti chiedesse qualcosa, digli che non ne sai nulla
• Periodo ipotetico dell’irrealtà, quando l’ipotesi è impossibile e irrealizzabile:
– se l’ipotesi è riferita al presente, nella protasi il verbo è al congiuntivo imperfetto, nell’apodosi il verbo è al condizionale presente o all’imperativo
Se fossi nei tuoi panni, mi licenzierei
– se l’ipotesi è riferita al passato, nella protasi il verbo è al congiuntivo trapassato, nell’apodosi il verbo è al condizionale passato
Se fossi stato nei tuoi panni, mi sarei licenziato
Si può avere inoltre un periodo ipotetico misto, quando nella protasi il verbo è al congiuntivo e nell’apodosi all’indicativo, o nella protasi all’indicativo e nell’apodosi al condizionale. Si tratta di uso comune nel parlato, ma da evitare nell’uso scritto
Se ce lo avessero detto prima, non venivamo
Se lo sapevamo, non saremmo venuti.
Nella lingua parlata è molto comune l’uso dell’➔imperfetto indicativo sia nella protasi, sia nell’apodosi del periodo ipotetico dell’irrealtà nel passato, al posto di congiuntivo imperfetto e condizionale
Se me lo dicevi per tempo, venivo anch’io alla tua festa
L’uso di questa forma è sconsigliabile, almeno nella lingua scritta, anche se vanta attestazioni già nell’italiano antico
se potuto aveste veder tutto, /mestier non era parturir Maria (D. Alighieri, Purgatorio)
se io giovine ancora avea contro alla tua deità commessa alcuna cosa, l’età semplice mi dovea rendere scusata (G. Boccaccio, Elegia di Madonna Fiammetta).