periodo
In economia intervallo di tempo nel quale una variabile economica reagisce ai cambiamenti di un’altra variabile dalla quale dipende (per. es., la domanda di un bene rispetto al suo prezzo). La distinzione tra p. breve e p. lungo, introdotta da A.Marshall (➔) nello studio della formazione dei prezzi di mercato, si basa, sull’impossibilità o possibilità che l’offerta abbia tempo per adattarsi alle variazioni di prezzo, a loro volta legate al modificarsi della domanda. ● In generale, il p. breve è quello in cui alcuni fattori della produzione possono essere considerati fissi (per es., la capacità degli impianti produttivi), poiché un loro incremento comporta necessariamente il trascorrere di un lasso più lungo di tempo: le imprese potranno allora adattare i livelli di produzione per sfruttare le opportunità di profitto offerte dalle condizioni della domanda, scegliendo, tra i fattori variabili, la combinazione produttiva più favorevole. In queste circostanze, il costo del bene non ha influenza sul prezzo, che dipende soltanto dalle vicende della domanda.
Nel p. lungo, è invece ipotizzabile la flessibilità di tutti i fattori produttivi e le imprese potranno quindi modificare anche la capacità operativa degli impianti fino a raggiungere le condizioni di efficienza e minimizzazione dei costi: pertanto l’utile raggiunto dalle imprese marginali nelle varie branche di attività tenderà a livellarsi e il prezzo ad adeguarsi al costo di produzione, stimolando l’aumento dell’offerta quando sia a questo superiore e viceversa.
Si definisce periodo di recupero (payback period) l’intervallo di tempo necessario per recuperare il costo di un investimento attraverso i flussi di cassa attualizzati da esso derivanti.
Il p. di detenzione (holding period) si riferisce al lasso di tempo in cui esiste la disponibilità nel portafoglio di una determinata attività.