PERIOSTITE
. È l'infiammazione del periostio (v.). Essa comunemente deriva dal contatto di veleni amicrobici o organizzati che vi pervengono con il sangue circolante, con la corrente della linfa o per contiguità o continuità con tessuti primitivamente infiammati. Da un ascesso giacente in qualsiasi distretto dell'organismo possono migrare col sangue microrganismi e annidarsi nel periostio di regioni lontane dalla sede dell'ascesso, generandovi una periostite (periostite essudativa), nella stessa guisa che veleni minerali, quali il fosforo e lo stronzio, sistematicamente introdotti, irritano elettivamente il periostio, provocandone l'ispessimento (periostite iperplastica o condensante). La periostite si distingue in acuta e cronica e sì l'una forma che l'altra assai di frequente conseguono a una precedente infiammazione del midollo osseo (mielite) o dell'osso (osteite) che si propaga alla lamina periostea per ragioni di vicinanza. La periostite essudativa si accompagna di solito a febbre, dolore e turgore delle parti che circondano l'osso, nonché a formazione di ascessi locali e di seni fistolosi, attraverso i quali la natura elimina i tessuti morti. La periostite condensante produce invece escrescenze permanenti afebbrili e generalmente indolori della supeficie delle ossa (v. anche osseo, sistema).