perire [indic. pres. III singol. sempre pere; cong. pres. pera]
In Pd XIII 138 legno vidi... / perire [" naufragare "] ... a l'intrar de la foce, il verbo allude alla vera e propria ‛ distruzione ' di un oggetto concreto. Il " perisca " invece con cui Barbi-Pernicone chiosano Rime CVI 144 cotai donna pera / che sua biltà dischiera [" disgiunge "] / da natural bontà, ha, nel contesto della maledizione, il senso di " sia biasimata ", " sia condannata "; e in Vn XV 4 4 Fuggi, se 'l perir t'è noia, si tratta di un altrettanto metaforico " morire d'amore ", com'è confermato dal fatto che proprio ad Amore quelle parole sono attribuite.
Tale valore traslato è più evidente negli altri casi, in cui il verbo, sempre con un soggetto astratto, acquista sfumature varie di significato: basta la sola presenza di madonna perché i cor villani siano invasi dal gelo per opera di Amore, sicché onne lor pensero agghiaccia e pere, " perde ogni forza e muore, svanisce " (Barbi-Maggini, a Vn XIX 9 34); in ciascuna arte... li artefici... sono, ed esser deono, subietti ... al maestro... in quella arte; e fuori di quello la subiezione pere, però che pere lo principato (Cv IV IX 10), " vien meno ", " cessa ", " non ha più ragion d'essere ". L'idea di annullamento può anche derivare da quella di ‛ dimenticanza ': Pg XIV 30 degno / ben è che 'l nome di tal valle pèra, " pereat, ita quod non sit mentio de ea " (Benvenuto; il Pietrobono nota " la forza che dànno a questo verbo e il luogo che occupa e la convinzione con cui è pronunziato "; il Sapegno vede nella frase un'" imprecazione di stampo biblico e classico ", il Mattalia rimanda a Iob 18, 17, e Sap. 4, 19); analogamente in Cv IV XI 3 Sanza contenzione periro [" caddero in disuso ", " vennero dimenticate "] le leggi, esplicita traduzione da Lucano III 119-120 " pereunt discrimine nullo / amissae leges ".
Si allude infine alla ‛ morte ' spirituale, cioè alla dannazione, in Fiore XCVI 6: la santa morte delle seguaci di s. Orsola, martiri sebbene in roba di color, cioè " secolari " (Petronio: cfr. v. 3) smentisce chi dice che l'anima pera / per roba di color, vale a dire per il fatto di non appartenere a un ordine religioso.