permutare
Ricorre solo due volte, nella Commedia.
Nel senso di " commutare ", " sostituire una cosa con un'altra ", costruito con il ‛ si ' passivante, in Pd V 51 necessitato fu a li Ebrei / pur l'offerere, ancor ch'alcuna offerta / si permutasse, " sebbene fosse lecita la permuta di alcune offerte (non di tutte) ", Chimenz; cfr. Lev. 27, 1-33.
In If VII 79 il verbo ricorre a proposito della Fortuna, da Dio ‛ ordinata ' come general ministra e duce / che permutasse a tempo li ben vani / di gente in gente e d'uno in altro sangue: cioè " cambiasse di tempo in tempo... li mondani beni " (Buti), " trasferisse gl'imperi e le ricchezze di famiglia in famiglia " (Venturi), compito che essa svolge senza sosta: Le sue permutazion non hanno triegue (v. 88).