PÉROTIN le Grand (Magister Perotinus Magnus)
Le uniche notizie che si abbiano su questo maestro sono contenute in un trattato anonimo inglese del sec. XIII; in esso si celebra "Magister Perotinus discantor optimus" insieme con Magister Leoninus (v.) al quale il P. è dichiarato superiore. Sembra che sia succeduto a Léonin come maestro di cappella in Notre-Dame a Parigi e si è d'accordo nel ritenere che P. abbia dato assetto definitivo alla polifonia misurata, nata in Francia durante la seconda metà del sec. XII e che da principio ebbe come centro d'irradiazione Parigi.
Il manoscritto della Biblioteca Laurenziana noto sotto il nome di Antifonario di Pietro de' Medici e che in realtà è un'antica copia di composizioni polifoniche del libro del coro di Notre-Dame, contiene un gran numero d'organa e di conduits di P. e della sua scuola. Sue composizioni si trovano anche nei manoscritti di Wolfenbüttel, Madrid e Montpellier. L'attività creativa di P. si svolse tra il 1180 e il 1236. Fino dagli ultimi anni del sec. XII si trova citato il suo famoso quadruplo Viderunt. Sembra che P. sia stato il primo a scrivere a tre e a quattro voci, in uno stile che per la prima volta si può qualificare come contrappuntistico perché è assoggettato a ritmi precisi e perché le varie voci non hanno più l'aria d'essere messe insieme in modo arbitrario. Pare abbia notevole importanza nella storia della notazione musicale. V. anche francia: Musica.
Bibl.: E. Ludwig, Perotinus Magnus, 1921; Die Motette, in G. Adler, Handbuch d. Musikgeschichte, 1930; J. Wolf, Geschichte der Mensural Notation, Lipsia 1904; Wooldridge, The polyphonic period, in Oxford History of Music, 1929.