perpetuale
Ricorre solo nel Convivio, come sinonimo di ‛ perpetuo ', cioè " perenne ", " eterno ". Due volte è attribuito a infamia: quella dell'essilio di Boezio (I II 13), e quella (p. infamia e depressione) dei malvagi uomini d'Italia che commendano lo volgare altrui e lo loro proprio dispregiano (XI 1). La parte che in noi è perpetuale, " eterna ", è l'anima (II VIII 8).