persecutore
Si registra una sola volta, in rima, nel senso proprio di " colui che attua una persecuzione, una violenza ". Tra gli esempi di mansuetudine, nel Purgatorio, è ricordato s. Stefano, visto, durante il martirio, nell'atto di chinarsi... / orando a l'alto Sire, in tanta guerra, / che perdonasse a' suoi persecutori (Pg XV 113), cioè a " coloro che lo lapidavano " (cfr. Act. Ap. 7, 54-60).