persona
Nella psicologia analitica di Carl G. Jung, quella parte della personalità con cui l’individuo, evitando di rivelare le sue strutture profonde, si presenta nel suo ambiente sociale quotidiano. Il termine era usato da Jung nella forma latina persona, con preciso riferimento al significato originario di «maschera » utilizzata dagli attori teatrali in epoca classica. La p. è dunque il volto pubblico che l’individuo utilizza consciamente e inconsciamente per confrontarsi con il mondo esterno; essa può derivare tanto dall’identità di genere sessuale, che da una precisa fase dello sviluppo biologico o psicologico (per es., l’adolescenza o la condizione coniugale), dallo status socioeconomico o dalla professione, e può variare significativamente nell’arco della vita.