perta
Francesismo per " perdita " (antico francese perte), usato due volte nel Fiore; la prima in antitesi con prode (" interesse " , " utile "): certana sie ch'i' ti verre' fallato, / che ch'i' dovesse aver, o prode o perta (XLII 8); la seconda nell'espressione ‛ dar p. ' " danneggiare ", " rovinare ": ché se tu metti pena in racquistarli, / ciascun di lor si ferma in darti perta (XC 8).
La voce ricorre anche in un incipit di Neri (Crudele affanno e perta) e, in un'antitesi simile a quella del Fiore, nelle Lettere di Guittone (III 22): " farò voi dimostrare procaccio vero ciò ch'è perta cotante ".