pertugio
Esclusivo della Commedia, nel senso di " buco ", " stretta apertura ", " fessura ": If XXIV 93 corrëan genti nude e spaventate, / sanza sperar pertugio o elitropia, " un buco dove nascondersi " (Scartazzini-Vandelli); XXXIII 22 Breve pertugio dentro da la Muda (la torre dei Gualandi, in Pisa, ove fu rinchiuso il conte Ugolino, con i suoi figli e nipoti), " piccola balestriera o buco " (Buti), ovvero " feritoia ", " finestrella ", come intendono in genere gl'interpreti antichi e moderni (ma per il Mattalia p. sta per " cella, tristo e scuro buco "; altrimenti si avrebbe " una ripetizione inutile " di forame, del v. 25).
Si veda inoltre If XXXIV 138 un pertugio tondo, cioè la " stretta apertura " attraverso cui Virgilio e D. escono a riveder le stelle sull'isola del Purgatorio; Pg XVIII 111 ne dite ond'è presso il pertugio, la " fessura " della roccia, lo " stretto passaggio " che porta al quinto girone (cfr. buca, al v. 114, e cruna, in X 16). Il pertugio / de la sampogna (Pd XX 23) è il " foro della canna che il suonatore chiude con le dita " (Chimenz).