PESARO
. Cospicua famiglia patrizia veneziana, ora estinta, forse oriunda da Pesaro, o, secondo alcuni genealogisti, discendente dai Palmieri di Fano. Appare a Venezia ai principî del sec. XIII. A questa famiglia è generalmente attribuita la costruzione della "Ca' grande", sul Canalazzo, a S. Giovanni Decollato, poi dimora dei Duchi di Ferrara, quindi Fondaco dei Turchi, e ora civico museo di storia naturale: edificio della I metà del sec. XIII, ora completamente rifatto sulle tracce della preesistente fabbrica veneto-bizantina. Fu tra le famiglie comprese nella serrata del Maggior Consiglio (1297).
Diede alla repubblica personaggi notevoli, fra cui Benedetto (v.), Girolamo, capitano generale da mar nelle campagne veneziane contro Carlo V e i Turchi, ambasciatore, uomo politico, ecc.; Iacopo, vescovo di Pafo (Cipro), pure comandante dell'armata veneziana contro i Turchi (morto nel 1547), sepolto ai Frari, e ritratto da Tiziano nella tela del museo di Anversa (1502-1503), raffigurante papa Alessandro VI che presenta a S. Pietro benedicente Iacopo P., inginocchiato e reggente lo stendardo della lega contro il Turco; Giovanni, doge (aprile 1568-3 settembre 1659), sepolto pure ai Frari, nel colossale monumento barocco progettato da Baldassarre Longhena e scolpito da Melchiorre Barthel; Francesco (1740-1799, a Roma), diplomatico, letterato, che ebbe parte attivissima e molto discussa nelle vicende che portarono alla caduta della repubblica di Venezia.
Questa famiglia comprendeva i rami di S. Giacomo dall'Orio, S. Stae, S. Sofia, S. Benedetto. Arma: partita, dentata di 7 denti, oro a dritta, azzurro a sinistra.
Nella celebre pala Pesaro, di Tiziano, ai Frari (1526), sono ritratti alcuni del ramo di S. Giacomo dall'Orio, e precisamente, secondo il Gronau, Benedetto, Vettore, Antonio (capitano a Vicenza), Fantino (capitano a Padova) e Giovanni.
Oltre al ricordato Fondaco dei Turchi, vi sono a Venezia varî palazzi Pesaro: il più noto è quello sul Canal Grande, a S. Stae, ora sede della Galleria internazionale d'arte moderna e del museo orientale, superba mole, fastosissima, su progetto di Baldassarre Longhena (1676 circa); a San Benedetto, il palazzo gotico veneziano del sec. XV, detto anche "degli Orfei", da una società di filarmonici ivi residente; altro, archiacuto, sec. XV (ora Ravà) a S. Sofia, sul Canalazzo, vicino alla Ca' d'Oro.
Bibl.: N. Crasso, De Pisaurae gentis origine et praestantia, Venezia 1652; G. Zabarella, Il Carosio overo origine regia ed augusta della Ser.ma famiglia Pesari di Venetia, Padova 1659.
Su Benedetto: v. pesaro, benedetto: Bibl.
Su Francesco: G. Rado, Elogio di F. P., Venezia 1799; G. Dandolo, La caduta della Repubblica di Venezia 1855, I, p. 167 segg.
Sul palazzo P. a S. Stae: G. Fiocco, Palazzo Pesaro, in Rivista di Venezia, 1925. Infine, per gli altri palazzi, v.: G. Tassini, Alcuni palazzi... di Venezia, Venezia 1879.