PESCARA
. Fiume dell'Italia centrale tributario dell'Adriatico, il maggiore dell'Abruzzo, costituito da due tronchi ben distinti e designati con nomi diversi, l'uno corrente in valle longitudinale, detto Aterno e l'altro più breve, in valle trasversale, che è il Pescara vero e proprio.
L'Aterno nasce presso la Sella di Aringo e solca dapprima la conca di Montereale, antico fondo lacustre, dove lo raggiungono parecchi torrenti minori, poi, dopo un tratto assai angusto, s'inoltra nella conca aquilana superiore e indi nell'inferiore, impinguato da ricche sorgenti (Acqua Oria, Boschetto, Vetoio) e dalle copiose acque della Vera (sorgenti di Tempera e Capo Vera). All'uscita da quella conca succede una lunga sezione incassata nei calcari, strozzata in basso in modo da formare una vera e propria gola (di S. Venanzio), sezione nella quale il fiume non è accresciuto da affluenti, ma viene tuttavia ancora alimentato, specie sul versante destro, da ricche sorgenti carsiche (Stiffe, Peschiera). Sboccato dalla suddetta gola nella Piana di Sulmona, l'Aterno vi è raggiunto dal Sagittario, formato da grosse sorgenti sotto il lago di Scanno e accresciuto a sua volta dal Gizio e da minori corsi d'acqua. Nella conca sulmonese il fiume cambia bruscamente di direzione sfuggendo poi per la gola di Popoli, scavata tra i massicci calcarei del Gran Sasso e della Maiella-Morrone; all'ingresso di questa è la più abbondante delle sorgenti, detta Capo Pescara. Nel tronco inferiore la valle cambia d'aspetto perché scavata nelle formazioni terziarie prevalentemente argillose; il letto si fa perciò molto più ampio; numerosi affluenti apportano copioso tributo di acque: da sinistra il Tirino, il Cigno, la Nora, da destra l'Orte e il Lavino.
La foce si allarga in un canale che offre ricetto a piccole imbarcazioni: sulla destra di essa è Pescara, sulla sinistra Castellammare, ora riunite in un unico centro. L'Aterno-Pescara è lungo 145 km. e ha un bacino ampio 3188 chilometri quadrati (Aterno chilometri quadrati 1351; Sagittario 633, Pescara 1204); la portata media (a Sambuceto, a 9 km. dalla foce) è di 48 mc. al secondo; la minima osservata (periodo 1921-30) fu di 26,6, la massima di 800 (15 giugno 1921). Numerosi sono nel bacino gl'impianti idroelettrici sul Pescara (tre salti successivi), sul Sagittario, sul Tirino; essi forniscono energia sia a stabilimenti locali, sia a Roma e Napoli per illuminazione e trazione.