PESHAWAR (A. T., 93-94)
Importante città dell'India inglese, capoluogo della NW. Frontier Province. Posta presso lo sbocco in pianura del Khyber Pass (v.), che dista 290 km., presso il fiume Bara (affluente del Kabul, che manda a sua volta le acque all'Indo), a 360 m. sul mare, è notevole centro militare e commerciale, circondato per tre lati da montagne, a N. l'Hindu-kush, a O. il Sefir Koh, a S. i contrafforti di quest'ultimo, che giungono fino ad Attock. La città consta di due parti, l'accampamento militare a occidente (costituito da un rettangolo di 6 km. per 2 e mezzo), avente al centro le caserme europee e all'esterno quelle indigene, e la città indigena 3 km. a oriente. Questa è difesa con mura d'argilla interrotte da porte, che ogni notte vengono chiuse. Gli abitanti erano 121.886 nel 1930, per tre quarti di religione maomettana e afgani, come tipo etnicoi bellicosi e irrequieti. Essi vivono in maggioranza del commercio co, l'Afghānistān e l'Asia Centrale, esercitato con carovane di cammelli e muli. Diffuso anche l'artigianato. Nel Victoria Memorial Hall (eretto nel 1907) sono conservate molte antichità buddiste, rinvenute nel 1909 nei dintorni della città. Un panorama del centro indigeno si gode dal tetto del Ghor Khatri, antico monastero buddhisia, utilizzato anche come caravanserraglio. Una ferrovia, che prosegue fino a Fort Jamrud, unisce Peshawar ad Attock sull'Indo.