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PESSINUNTE

di Pietro Romanelli - Enciclopedia Italiana (1935)
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PESSINUNTE (Πεσσινοῦς, Pessinus)

Pietro Romanelli

Città dell'Asia Minore, nel territorio dei Galli Tolistobogi, presso le falde del monte Dindimo, non lungi dalla riva sinistra del Sangario. Situata all'incrocio di più strade, essa era un importante centro commerciale, ma la sua maggiore rinomanza essa l'ebbe per il culto della Magna Mater, Cibele (v.), il cui idolo di pietra, o secondo altri di legno, si diceva caduto dal cielo: la tradizione che poneva in relazione il nome della città con la radice del verbo πεσεῖν "cadere" è però da rigettare, ché il nome è più probabilmente di origine preellenica. Data la parte preminente che nella vita della città aveva il santuario, ogni autorità in essa era concentrata nei sacerdoti della dea, i Galli. I re di Pergamo dimostrarono la loro venerazione per questa, costruendo nel luogo un tempio e portici riccamente ornati. Nel 204 a. C., mentre Roma era premuta dalla guerra annibalica, l'idolo, per comando dei libri sibillini, fu preso e portato sulle rive del Tevere, ma non per questo venne meno l'onore del santuario che ancora nel sec. IV l'imperȧtore Giuliano visitava. Meno fiorente invece si era fatta la città, compresa nella provincia della Galazia: essa tuttavia coniò moneta da Augusto a Geta.

Alla fine del sec. IV, divisa la Galazia in due provincie, fu la capitale della Galatia Salutaris. Nel sec. VI la fondazione, a non molta distanza verso nord, di Giustinianopoli le tolse ogni importanza. Rovine di essa, dell'acropoli e della città bassa, si vedono nella località Bala Hissar; l'edificio che meglio si riconosce è il teatro.

Bibl.: W. M. Ramsay, Histor. geogr. Asia Minor, Londra 1890, p. 223 seg.; per le monete, B. V. Head, Hist. Num., 2ª ediz., Oxford 1911; K. Baedeker, Kleinasien.

Vedi anche
Cibele (gr. Κυβέλη, lat. Cybĕle) Divinità identificata con la Grande Madre, dal 2° millennio a.Cibele oggetto di culto nel mondo antico a partire da una vasta area dell’Asia Minore, poi in Grecia e in Occidente (Kubaba).  ● La Cibele conosciuta dai Greci nel 6°-5° sec. (secondo alcuni molto prima) e il cui ... Roma Città del Lazio, capitale della Repubblica Italiana; capoluogo di regione e di provincia (Comune di 1307,7 km2 con 2.718.768 ab. nel 2008). ● Il problema dell’etimologia del nome di Roma si era presentato già alla mente degli antichi, ma le soluzioni da essi offerte non reggono alla critica scientifica. ... Deiòtaro Deiòtaro (gr. Δηιόταρος, lat. Deiotărus). - Tetrarca dei Galati Tolistobogi, alleato dei Romani contro Mitridate (86 a. C.), ebbe da Pompeo altri territorî sulla costa meridionale del Ponto, con il titolo di re (63-62). Dieci anni dopo estese il suo potere al territorio dei Trocmi e alla Piccola Armenia ... Attis (gr. ῎Αττις ) Antichissima divinità frigia che si diffuse dapprima in Grecia poi in Italia, a Roma e nelle province fino al sec. 5° d.C. Il suo mito e il suo culto erano strettamente associati a quelli di Cibele (➔). Le feste primaverili, celebrate ogni anno in suo onore, presentavano forti caratteri ...
Altri risultati per PESSINUNTE
  • Pessinunte
    Enciclopedia on line
    (gr. Πεσσινοῦς) Antica città della Galazia, nell’od. Turchia, famosa per il santuario della Magna Mater, Cibele. Le rovine di P. si trovano presso l’odierna Ballihisar, a SE di Eskișehir. L’acropoli, fortificata solo in epoca tarda, è stata localizzata sulla collina di Hisar Sirti. Del tempio, già ...
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