PETAH-TIQVAH
. Centro agricolo della Palestina, situato nella regione collinosa, 18 km. a nord di Giaffa, presso l'antico villaggio arabo di Mulebbis e non lungi dal fiume Nahr-el-Augia. Sorse nel 1878 per opera di pochi Ebrei di Gerusalemme, che vi si stanziarono come coloni e ai quali si deve il significativo nome (porta della speranza); ma la piccola colonia, che sarebbe pertanto la più antica del paese, deperì rapidamente e fu abbandonata fino al 1887, allorché venne, si può dire, rifondata, per iniziativa del barone Rotschild, che favorì lo stanziamento di una trentina di famiglie; d'allora si è sempre ampliata e accresciuta di popolazione, fino a diventare la più grande e la più florida delle colonie agricole ebraiche della Palestina. Al nucleo antico si è aggiunta una parte nuova, con grandi viali e belle costruzioni, fra una lussureggiante vegetazione arborea. La colonia prospera soprattutto per la produzione del vino e delle frutta. Ha oltre 2000 ab. stabili. È congiunta da strada automobilistica a Tell Aviv.