ŽIVKOVIĆ, Petar
Generale e uomo politico iugoslavo nato a Negotin il 23 gennaio 1879. Nel 1897 entrò nell'accademia militare di Belgrado e ne uscì sottotenente di cavalleria il 30 sgttembre 1899. Nella notte dell'11 giugno 1903 come ufficiale di guardia alle porte del castello reale di Belgrado fece passare i congiurati che - con l'uccisione del re Alessandro e della regina Draga - misero fine alla dinastia degli Obrenović. Percorse tutti i gradi della carriera militare: durante la guerra balcanica comandò un reggimento di cavalleria e durante la guerra mondiale una divisione. Fu nominato tenente generale il 21 ottobre 1923 e generale d'esercito nel 1930. Aiutante d'onore di re Alessandro, all'indomani della crisi che - dal giugno al dicembre 1928 - portò alla soppressione della costituzione serbo-croato-slovena del 28 giugno 1921 e allo scioglimento della Skupština, fu nominato presidente del consiglio e ministro dell'Interno. In questa qualità, durante i tre gabinetti da lui presieduti (dal 6 gennaio 1929 al 4 aprile 1932), fu lo strumento della dittatura di re Alessandro e delle nuove leggi costituzionali iugoslave (v. iugoslavia: Storia). Ritornò alla vita politica il 22 ottobre 1934 come ministro della Guerra e della Marina nel gabinetto Uzunović. Mantenne questa carica nei gabinetti Jeftić (21 dicembre 1934) e Stojadinović (26 giugno 1935). Fu sostituito dal generale L. Marić nel nuovo gabinetto Stojadinović costituitosi l'8 marzo 1936. Si è fatto notare anche come scrittore di cose militari sia con i suoi articoli sulla rivista Ratnik, sia con un'opera sull'impiego della cavalleria nella guerra moderna (1924).