PETASO (πέτασος, petasus, dalla stessa radice di πετάννυμι, "allargo")
Cappello a falda, di cuoio, feltro o paglia. Talvolta la falda costituisce con la calotta un unico cono slargato, e la calotta è coronata da un bottone ornamentale al vertice (petaso tessalico e macedonico, o causia usato anche dai re macedoni. Ma per lo più nel petaso la calotta è ben distinta dalla falda, ora calzante, ora piccolissima e solo decorativa. La falda può essere orizzontale o conica, scendente o rialzata. Spesso il petaso è trattenuto sotto il mento con due nastri annodati, che permettono di lasciarlo pendere sulle spalle. Per lo più non ha guarnizione, ma vi sono talvolta petasi ornati sulla falda rialzata con coccarde o altri ornamenti applicati, o figure a rilievo, pure applicate, in materiale diverso.
Era usato nei paesi caldi da chi doveva ripararsi dal sole, quindi specie da contadini, pastori, pescatori, guerrieri, viaggiatori, ecc. I Greci lo attribuivano al messaggero celeste, Ermete, per cui lo ornavano di alette, come i calzari, e a parecchi dei loro eroi: Bellerofonte, Perseo, Edipo, Teseo. Dopo le guerre persiane venne di moda nell'abbigliamento ginnico insieme col chitone corto, la clamide, e il lungo bastone a manico ricurvo. È questo il costume degli efebi nel fregio del Partenone e in molte pitture vascolari dello stile severo. Fu usato dalle donne per lo meno dal tempo di Sofocle, che lo attribuisce a Ismene, quando ritrova il padre a Colono. Oltre che per uso pratico le donne lo usarono forse anche per completare il loro abbigliamento, come appare da alcune graziose e un po' leziose terrecotte di Tanagra.
I Romani, che probabilmente ne appresero l'uso dai Greci dell'Italia meridionale, lo considerarono sempre un copricapo esotico; infatti esso non ebbe mai un nome latino o latinizzato. È notata come una singolarità di Augusto l'uso di portarlo quando usciva a passeggio anche in città. Al tempo di Caligola occorse un permesso affinché i senatori potessero ripararsi con esso in teatro, quando il velum non bastava a difenderli dai raggi del sole.
Petaso è detta anche una copertura di edifici a cupola che ricorda la forma di un cappello con falda.
Bibl.: P. Paris, in Daremberg e Saglio, Dictionn. des ant., VI, i, p. 421 segg.; R. Cagnat e V. Chapot, Manuel des antiquités rom., II, Parigi 1920, p. 365 segg.; M. Bieber, Entwicklungsgeschichte der griechischen Tracht von der vorgriechischen Zeit bis zur röm. Kaiserzeit, Berlino 1934, pp. 32-38.