ALTENBERG, Peter (pseudonimo di Richard Englander)
Noto scrittore austriaco, tipico esponente della bohème letteraria viennese alla fine dell'800 e al principio di questo secolo. Nacque il 9 marzo 1859, e condusse una sregolata esistenza di artista, logorando sé stesso in un vano smanioso desiderio di fondere insieme la poesia e la vita. E "condensati estratti di vita" volle infatti dare nei rapidi schizzi impressionistici, che, disseminati dapprima su giornali e riviste e riuniti poi in volume, costituiscono tutta la sua opera: Wie ich es sehe (1896, 18° ed., 1925); Was der Tag mir bringt (1900); Märchen des Lebens (1908); Semmering (1912); Fechsung (1914); Nachfechsung (1916); Vita ipsa (1918); Mein Lebensabend (1919). Rispecchiò, quasi in brevi notazioni di diario, l'inquietudine sensuale e intellettuale propria del suo tempo, e, col suo stile mescolato d'ironia e di lirismo decadente, esercitò intorno a sé un influsso notevole. Negli ultimi anni rovinò il suo organismo con l'abuso di sonniferi. Morì l'8 gennaio 1919. Nel 1925, a cura di Alfred Polgar, uscirono in un volume i suoi scritti postumi (Der Nachlass von P. Altenberg, Berlino 1925).
Bibl.: E. Fridell, Ecce poeta, Berlino 1912; id., Das Altembergbuch, Berlino 1912.