HEIBERG, Peter Andreas
Scrittore danese, nato a Copenaghen il 16 novembre 1758, di famiglia oriunda dalla Norvegia, morto a Parigi il 1841. Fu uno degli spiriti avventurosi e irrequieti di quella fine di secolo.
Soldato in Svezia a ventun anno, per sfuggire a una prigionia per debiti nella città natale; qualche anno dopo impiegato contabile a Bergen in Norvegia; poi nel 1785, tornato in patria, traduttore e impiegato presso un notaio, natura impulsiva e tempestosa, si gettò a capofitto nel movimento rivoluzionario, partecipandovi con discorsi pubblici e poesie, con articoli polemici e canti lirici, con racconti (Rigsdalerssedlens Hœndelser, 1787-89), con drammi e commedie (Forvandlingerne, Trasformazioni, 1782; Virtuosen, Il virtuoso, 1789; De vonner og de vonner, Gli amici e i profittatori, 1792). Venuto così a una violenta opposizione contro il governo, essendosi il suo atteggiamento fatto ancora più aspro, perché lo avevan saltato nella promozione a notaio, nel 1799 fu messo al bando dalla Danimarca. Separatosi dalla moglie Thomasine Bunsen (v. gyllembourg, thomasine, dal nome del nuovo marito), si recò a Parigi, dove rimase facendo opera di traduttore e di giornalista politico. Per il diretto contatto della poesia con la realtà della vita, fu nella letteratura danese del tempo un innovatore
Opere: Skrifter, voll. 4, Copenaghen 1792-96; 2a ed., 1806-19; ediz. scelta, Copenaghen 1884; Viser og Vers, Copenaghen 1894. Interessanti sono anche le memorie: Erindringer, Copenaghen 1830.
Bibl.: J. L. Heiberg, P. A. H. og Thomasine Gyllembourg, Copenaghen 1882; H. Schwanenflügel, P. A. H., Copenaghen 1891.