O'Connor, Peter
Irlanda • Wicklow, 18 ottobre 1874-11 settembre 1957 • Specialità: Salto in lungo
Di professione avvocato, è stato uno dei padri del salto in lungo così come del salto triplo. Nel 1901, a Dublino, stabilì il record del mondo di 7,61 m, rimasto imbattuto per vent'anni (come record irlandese non fu migliorato sino al 1990 quando riuscì nell'impresa Carlos O'Connell). Non aveva soltanto mezzi fisici fuori dal comune ma, soprattutto, una tecnica già raffinata: praticava il cosiddetto 'uno e mezzo', riuscendo ad accompagnare benissimo con il movimento delle braccia sia la fase di decollo sia quella di volo; anche l'atterraggio si sviluppava secondo le più moderne tecniche, ciò che spiega l'entità della prestazione, considerando anche la scarsa qualità delle pedane di quel tempo. Tra il 1901 e il 1906, vinse due titoli britannici di salto in alto e sei di salto in lungo. Nel 1904 non partecipò all'Olimpiade di St. Louis, per ragioni forse finanziarie; nel 1906 fu ad Atene, per i Giochi 'ufficiosi', e ottenne il secondo posto nel lungo (7,025 m) e il primo nel triplo (14,075 m). In quella occasione si distinse anche a causa della protesta messa in scena per essere stato costretto a gareggiare con i colori britannici: dopo la premiazione si arrampicò sull'albero portabandiera e fece sventolare la bandiera irlandese in luogo di quella britannica. Nel 1908 si rifiutò di andare ai Giochi di Londra, sempre per ragioni politiche. Dal 1924 al 1948 presenziò a tutte le Olimpiadi e nel 1932 fu giudice del salto in lungo ai Giochi di Los Angeles.