PETITTI di RORETO
. Nobile famiglia piemontese, originaria di Cherasco e discendente da un Antonio, vissuto verso la metà del sec. XVI. Essa diede numerosi soldati e funzionarî alla monarchia sabauda e venne investita del feudo di Roreto, con il titolo comitale, nel 1735. Fra i suoi membri meritano speciale menzione: Ilarione (21 aprile 1790-10 aprile 1850), intendente generale di Cuneo, consigliere di stato, economista e scrittore, membro dell'Accademia delle scienze di Torino; e Carlo, generale, nato a Torino il 18 dicembre 1862, ivi morto il 27 gennaio 1933. Fu ufficiale dei granatieri, poi di Stato maggiore. Partecipò alla guerra italo-turca (1911) quale addetto all'intendenza del corpo di spedizione. Rientrato in Italia, ebbe il comando in seconda della Scuola di guerra. Generale di brigata, nel 1915, fu intendente della 2ª armata e l'anno seguente (1916) ebbe il comando della 35ª divisione nel Trentino. Inviato alla fine dello stesso anno in Macedonia con la sua divisione, rimase ferito a Monastir, e fu decorato di medaglia d'argento al valore. In seguito, quale comandante di corpo d'armata comandò alla fronte italiana i corpi XI e XXIII. Durante la ritirata al Piave fu nuovamente decorato di medaglia d'argento al valore. Immediatamente dopo Vittorio Veneto fu a capo delle truppe destinate ad occupare Trieste e fu il primo governatore italiano della città redenta. Nel 1919 comandante generale dell'arma dei carabinieri, poi successivamente comandante dei corpi d'armata di Firenze e di Torino; nel 1925 nominato comandante designato d'armata. Nel 1930 collocato in congedo per età. Dal 1919 senatore del regno.