Uomo politico russo (Dresda 1862 - Kiev 1911); dopo aver seguito la carriera amministrativa, fu nominato ministro dell'Interno (1906), e nello stesso anno, dopo lo scioglimento della prima Duma, anche presidente del Consiglio. Volse la sua azione a contrastare con energia le correnti rivoluzionarie, e a rafforzare il predominio dell'elemento russo nelle varie parti dell'impero. Così, per ostacolare lo sviluppo dei fermenti rivoluzionarî nelle campagne, fra il 1906 e il 1911 introdusse un'ampia riforma agraria con lo scioglimento del mir, la conseguente introduzione della proprietà privata tra i contadini, il formarsi di un ceto di contadini ricchi e la trasformazione delle proprietà a economia servile in aziende di tipo capitalistico. Trovò la morte in seguito a un attentato.