Antica capitale del Regno dei Nabatei, attualmente un grandioso complesso di rovine nello Wādī Mūsā, in Giordania. L’insediamento più antico della località risale al 12°-10° sec. a.C. ed è stato localizzato sulla montagna di Umm el-Biyara. La più tarda città nabatea si sviluppò in una vallata percorsa da un ruscello e racchiusa fra alte montagne: notevoli i resti all’aperto, come quelli, di altura, di Zibb el-Atuf ed en-Nimr. I monumenti che costituiscono la caratteristica di P. sono le facciate architettoniche, scolpite nelle pareti rocciose di una stretta vallata percorsa dal Wādī Mūsā, che segnava l’asse urbano di P., e pertinenti in genere a tombe scavate nella roccia o a templi ipogei. Queste strutture rupestri si datano tra 3° e 1° sec. a.C., ma in età romana assunsero una forma monumentale, con l’aggiunta di diversi elementi architettonici. Vi sono inoltre abitazioni scavate nella roccia e affrescate.
La città romana possedeva templi, mercati, terme, ninfei, ponti, un teatro, la porta cittadina, l’arco trionfale dedicato a Traiano e la via sacra porticata.