VLASTÓS, Pétros (Πέτρος Βλαστός)
Letterato greco, nato a Calcutta nel 1879. Studiò legge ad Atene; datosi al commercio, passò sedici anni in India, poi si trasferì a Liverpool. Nel 1904 pubblicò sotto lo pseudonimo di Hérmonas una raccolta di liriche, Τῆς ζωῆς, contenente anche una traduzione in volgare dell'Ippolito di Euripide; e un'altra raccolta, 'Αργώ, pubblicò due anni dopo. La sua poesia, un po' preziosa, risente dell'esotismo ottocentesco (Argo è la nave degli antichi navigatori che conduce il poeta nelle più lontane regioni); ma trae origine anche da immediate e personali impressioni di viaggio e dalla facoltà di chiudere queste impressioni in quadri d'un certo rilievo. Forma preferita è il sonetto, in versi politici non rimati.
Le poesie liriche delle prime raccolte sono state ripubblicate, insieme con altre, in un volume ('Αργώ καὶ ἄλλα ποιήματα, Oxford 1921). Cinque novelle, riferentisi a cinque epoche diverse della storia greca, videro la luce nel 1908 sotto il titolo Στὸν ἥσκιο τῆς συκιᾶς (tradotto in francese da E. Clément, À l'ombre du figuier, Parigi 1924) e nel 1917 Κριτικὰ ταξίδια (saggi critici, ricordi di viaggi, ecc.). Della scuola di K. Palamãs, usa il volgare, di cui ha scritto una grammatica (Γραμματικὴ τῆς δημοτικῆς, Atene 1914), proponendo alcune riforme ortografiche.