PHEIDIPPOS (Φείδιππος)
Ceramografo attico contemporaneo di Epiktetos, il giovane, dello stile arcaico a figure rosse; firma con ἔγραϕε una kỳlix da Vulci a Londra, dove appare come ceramista Hischylos. A lui sono attribuite altre tazze, tutte ad occhioni, ed alcune a tecnica mista. Ritorna in alcune la firma, sempre come ceramista, di Hischylos. Preferisce le figure isolate di atleti e di guerrieri, racchiuse entro linee curve con povertà di particolari anatomici interni. Riesce ad ottenere vivacità e movimento.
Recentemente è stato trovato il suo nome, incompleto, su un frammento di tazza del Louvre; si suppone che anche in questo caso fosse seguito da ἔγραϕε. Lo stile della pittura è lo stesso della tazza di Londra e di altre kỳlikes attribuite a questo pittore.
Bibl.: W. Klein, Die griech. Vasen mit Meistersignaturen, Vienna 1887, p. 99; J. C. Hoppin, Red-fig., Cambridge 1919, II, p. 350; E. Pfuhl, Mal. u. Zeichn., Monaco 1923, p. 423; J. D. Beazley, Vasenmal. rotfig., pp. 23, 467; id., Red-fig., p. 54 ss., 950; R. Lullies, in Pauly-Wissowa, XIX, 1938, c. 1938-1939; G. M. A. Richter, Attic Red-Figured Vases, New Haven 1946, pp. 48, 50; A. Rumpf, Mal. u. Zeichn., Monaco 1953, p. 65; J. D. Beazley, in Arch. Ephem., I, 1953-54, 1955, p. 200 s.