PHERSE (anche Perse)
Nome etrusco di Perseo su numerosi specchi e su alcune gemme, che presentano talvolta la figura singola dell'eroe, tavolta scene più o meno complesse, riferibili tutte al mito dell'uccisione di Medusa.
Particolarmente interessante è uno specchio del IV sec. a. C., da Palestrina, ora a New York, dove è rappresentato l'antefatto dell'impresa: P. - caratterizzato dai consueti attributi dell'hàrpe e della kỳbisis siede a colloquio con le due Graie, custodi di Medusa, alle quali deve sottrarre l'unico occhio, secondo la nota versione del mito. A destra, dietro le spalle dell'eroe, è Minerva che lo assiste. La scena è piuttosto rara anche nell'arte greca, dove compare solo in un numero limitatissimo di vasi: una pisside attica ad Atene, un vaso frammentario da Delo della seconda metà del V sec., e un vaso ellenistico a rilievo. L'uccisione di Medusa è raffigurata sullo specchio Gerhard, Etr. Sp., v, tav. 67 (seconda metà del IV sec.): Ph. - sempre protetto da Minerva, seduta a sinistra su di una roccia - tiene la hàrpe nella destra e stende la sinistra sul capo di Medusa addormentata, in atto di afferrarla per i capelli: la Gorgone, che è qui del "tipo bello", appare come una figura femminile seminuda è alata. Della scena sullo specchio Gerhard, op. cit., iv, tav. cccxxxii, che ha uno schema molto simile al precedente, si dà spesso la stessa interpretazione; ma in realtà al posto di Medusa c'è una figura sicuramente maschile, denominata tarsu. In via del tutto ipotetica si potrebbe supporre che si tratti, per esempio, di un demone, in rapporto a qualche altra impresa dell'eroe, non altrimenti nota, in un mito esclusivamente etrusco.
Lo specchio Gerhard, op. cit., v, tav. 68 presenta Ph. (iscrizione perse) in volo, con la testa di Medusa entro la ky'bisis e con la hàrpe in mano, inseguito da Forco (purcius) armato di tridente, e protetto da Minerva e da Mean. La figura dell'eroe è ripetuta esattamente nello stesso schema sullo specchio del Museo di Villa Giulia n. 26811, dove però mancano gli altri personaggi. Un motivo analogo, con la figura isolata di Ph. in volo, compare sullo specchio - anepigrafe - Gerhard, op. cit., ii, tav. cxxi, della seconda metà del V sec., che è il più antico con la rappresentazione di Pherse.
L'episodio che sembra interessare maggiormente gli incisori etruschi è quello, riprodotto con particolare frequenza, in cui Minerva mostra all'eroe la testa recisa di Medusa riflessa entro una pozza d'acqua. Il soggetto trova riscontro in un numero piuttosto rilevante di vasi italioti ed àpuli. Soltanto un confronto molto generico si può fare, invece, con il gruppo delle pitture pompeiane - cui accenna il Mansuelli - dove appare Perseo che mostra ad Andromeda il gorgonèiòn riflesso nell'acqua.
Bibl.: Gemme: A. Furtwängler, Gemmen, II-III, pp. 84 e 87, tav. XVII, 37; XVIII, 9. Specchio di New York: E. Gerhard, Etr. Spiegel, Berlino 1884-97, V, tav. 66, p. 84; G. A. Mansuelli, in St. Etr., XIX, 1946-47, p. 57; ibid, XX 1948-49, p. 79; J. D. Beazley, The World of the Etruscan Mirror, in Journ. Hell. St., LXIX-LXX, 1949, p. 8, tav. 7 b. Per i confronti della scena nell'arte greca: v. J. Boehlau, Peseus und die Graeen, in Röm. Mitt., XI, 1886, p. 365 ss.; J. D. Beazley, in Journ. Hell. St., LXVII, 1947, pp. 7-9; F. Brommer, Vasenlisten zur griechischen Heldensage Herburg 1956; E. Gerhard, op. cit., p. 166; cfr. anche E. A. A., s. v. Graiai (l'altro specchio citato con la stessa rappresentazione appartenente alla Coll. Castellani e considerato ora introvabile, deve invece essere identificato con questo passato a New York da una collezione parigina). Specchi con l'uccisione di Medusa: E. Gerhard, op. cit., V, tav. 67, p. 85; G. A. Mansuelli, in St. Etr., XX, 1948-9, p. 79; E. Gerhard, op. cit., IV, tav. CCCXXII; id., ibid., XIX, 1946-47, p. 52. Specchi con Ph. in volo: E. Gerhard, op. cit., V, tav. 68, p. 86; ibid., II, tav. 121; G. A. Mansuelli, in st. Etr., XIX, 1946-47, p. 54; id., in St. Etr., XX, 1948-49, p. 79; id., in St. Etr., XVII, 1943, pp. 508-9, fig. 7, tav. XXVII. Specchi con Minerva che tiene il gorgonèion: E. Gerhard, op. cit., II, tav. 122, 123, 124; III, tav. 254 A 2; vol. V, p. 88, tav. 69, p. 221; H. B. Walters, Catalogue of the Bronzes in the Br. Mus., n. 620. Per i cfr. con i vasi italioti v.: O. Jahn, Satyr - und Satyrdrama auf Vasen, in Philologus, XXVII, 1868, p. 11-12; F. Brommer, op. cit., pp. 166-7, n. D 1-8; id., Satyrspielen, II ed., 1959, pp. 74-5, n. 37-42; C. Pauli, in Roscher, III, 2, 1902-909, c. 1983, s. v.; E. Vetter, in Pauly-Wissowa, XIX, 2, 1937, c. 2056, s. v.; G. A. Mansuelli, Gli specchi figurati etruschi; cronologia e attribuzioni, in St. Etr., XIX, 1946-47, p. 10 ss., passim; id., La mitologia figurata negli specchi etruschi, in St. Etr., XX, 1948-9, pp. 79-80.
(S. De Marinis)