AUDEBRAND, Philibert
Scrittore francese, nato a Saint-Amand-Montrond nel 1816, morto a Parigi nel 1906. Compose romanzi e, in collaborazione con altri, commedie: un suo romanzo I banditi del Reno fu tradotto anche in italiano (Milano 1884); ma fu soprattutto un giornalista fecondissimo che, dall'epoca di Luigi Filippo sino alla fine del secondo impero, commentò causticamente tutti gli avvenimenti del giorno ed ebbe relazioni personali con quasi tutti gli uomini più eminenti nella letteratura e nella politica. Celebri furono nel 1848 i satirici resoconti parlamentari pubblicati sul Corsaire con il titolo Physionomie de l'Assemblée nationale ma i giornali a cui collaborò sono innumerevoli e molta parte della sua opera, preziosa per chi volesse scrivere una storia aneddotica di quei tempi, vi è ancora, a tutt'oggi, dispersa.
Dei suoi scritti pubblicati in volume, i più interessanti sono quelli in cui egli raccolse, nella seconda metà della sua vita, i suoi ricordi: e cioè la Histoire intime de la révolution du 18 mars (1871), i Souvenirs de la tribune des journalistes (1867), i Petits mémoires d'une stalle d'orchestre (1885), il Café de journalistes sous Napoléon III (1888), il Léon Gozlan, scènes de la vie littéraire (1887), i Petits mémoires du XIXe siècle (1892), i Mémoires d'un passant (1893), i Soldats, poètes et tribuns (1899), i Romanciers et viveurs du XIX siècle (1904), i Derniers jours de la bohème (1905). Solo la morte poté far cadere di mano la penna al novantenne.