Garrel, Philippe
Garrel, Philippe. – Regista francese (n. Parigi 1948). Erede e continuatore dello stile Nouvelle vague, caratterizzato dall’intreccio tra passione e ragione, sentimenti personali e visione politica, e da una radicale libertà espressiva, negli anni Duemila ha orientato il suo cinema verso un intimismo autobiografico che diventa però memoria collettiva e riflessione sull’amore, sul processo artistico, sulla responsabilità dell’essere cineasti. In tal senso Sauvage innocence (2001) insegue i rovelli di un regista impegnato nella difficile lavorazione di un film sulla droga, in un patto ‘faustiano’ con un corriere di eroina, e nel rapporto esclusivo con la sua donna, attrice che sul set troverà la morte per overdose. Les amants réguliers (2005) è un viaggio a ritroso, in un bianco e nero intenso, nel Maggio francese, in cui i ricordi sembrano emergere in presa diretta, nel legame amoroso tra un giovane poeta e una scultrice nel crocevia di un’educazione politica e sentimentale. In La frontière de l’aube (2008) è un fotografo a inseguire l’amore folle per una giovane e celebre attrice destinata al suicidio, la cui immagine lo accompagna attraverso uno specchio, veicolo dei fantami dell’eros. Un été brulant (2011) mette ancora in questione la passione distruttiva di un amore possessivo, dove il processo creativo, tra pittura e cinema, si snoda nella storia di tradimenti e seduzioni tra un pittore e un’attrice di cinema dall’esito tragico. Tutti e quattro i film sono interpretati dal giovane figlio Louis, scelta che rispecchia l’ossessione del regista di far confluire arte e vita.