Parreno, Philippe
Parreno, Philippe. – Artista e regista algerino (n. Orano 1964). Conclusi gli studi matematici (1981-83), ha frequentato l’École des beaux-arts di Grenoble (1983-88) e poi l’Institut des hautes études en arts plastiques di Parigi (1989). Spaziando tra video-arte, cinema, scultura, installazioni, performance e scrittura, P. s’inserisce nell’ambito dell’estetica relazionale secondo la definizione di N. Bourriaud (1998): la rivisitazione degli spazi espositivi (anche semplicemente inglobando i rumori provenienti dall’esterno) e l’interazione del pubblico con l’opera come condizione dell’esistenza stessa di quest’ultima sono temi centrali del suo lavoro, per lo più svolto in collaborazione con altri. Tra le sue creazioni, sempre al limite tra arte visiva, cinema e documentario: No ghost just a shell (1999, in collab. con P. Huyghe), per cui hanno lavorato numerosi artisti invitati a ispirarsi a un personaggio secondario dei manga giapponesi; The boys from Mars (2003), un video che ha l’architettura per protagonista e che è parte di un utopistico progetto di fondazione di un villaggio nel nord della Thailandia; Zidane, un portrait du 21e siècle (2006, in collab. con G. Douglas), girato con 17 videocamere durante una partita tra Real Madrid e Villareal; 8 Juin 1968 (2009), sul trasporto della salma di R. Kennedy da New York a Washington; Invisibleboy (2010), film su un bambino cinese emigrato clandestino; C.H.Z. (Continuously habitable zones, 2011), ancora a tema architettonico; Marilyn (2012), sulla morte dell’attrice. Le opere di P. sono state esposte, tra l’altro, nel Musée d’art moderne de la ville de Paris nel 2002, al Centre Pompidou di Parigi e alla Kunsthalle di Zurigo nel 2009, alla Serpentine gallery di Londra nel 2010.