Drammaturgo e librettista francese (Parigi 1635 - ivi 1688). Di origini assai modeste, fu valet di Tristan l'Hermite, che lo fece studiare. Fece una rapida carriera e raggiunse presto il successo: nel 1660 sposò una giovane e ricca vedova, poi divenne valet de chambre del re, accademico di Francia (1670) e librettista ufficiale di Lulli (dal 1672), dopo aver collaborato con Corneille e Molière alla famosa "tragédie-ballet" Psyché (1671). Oltre ad alcune commedie (Les rivales, 1653; L'amant indiscret, 1654; La comédie sans comédie, 1655; La mère coquette, 1665) e tragedie (La mort de Cyrus, 1659; Agrippa, 1663; Astrate, roi de Tyr, 1665; Pausanias, 1669; Bellérophon, 1671), scrisse tragicommedie (La généreuse ingratitude, 1646; Les coups de l'amour et de la fortune, 1656; Le fantôme amoureux, 1657; Le feint Alcibiade, 1658; Le mariage de Cambise, 1659; ecc.), dando nuovo impulso a questa forma teatrale e avviandola verso la tragedia in musica, alla quale soprattutto è legato il suo nome: Les fêtes de l'amour et de Bacchus (1672), Cadmus et Hermione (1673), Alceste (1674), Thésée (1675), Atys (1676), Isis (1677), Proserpine (1680), Le triomphe de l'amour (1681) e altre, fra cui famosa è soprattutto l'ultima, Armide (1686), musicata più tardi anche da Gluck (1777).