PHILO (anche Filo)
Antica famiglia di origine greca, iscritta nel sec. XIII al patriziato di Altamura e investita di diversi feudi. Ebbe varî uomini eminenti fra i quali: Pietro, arcivescovo di Acerenza nel 1279; Giovanni, trasferitosi a Rodi, dove dal gran maestro dell'ordine gerosolimitano, fra Pietro di Aubusson, fu nominato, con lettere credenziali del 18 febbraio 1477, ambasciatore per trattare e firmare la pace con il re di Tunisi e per costituire in Tunisi un consolato di Rodi, affidato a Geronimo Barbo; Pasquale, fratello di Giovanni, il quale contribuì alla conquista del principato di Taranto da parte di Ferrante d'Aragona e, quale sindaco dei nobili, fece sottomettere Altamura, e, a nome della città, prestò giuramento di fedeltà agli Aragonesi; Roberto, vescovo di Martorano nel 1590; Bisanzio, nel 1697 vescovo di Oppido e nel 1707 di Ostuni; Massenzio che, nel 1733 vescovo di Castellaneta, poi vescovo assistente al Soglio, fondò, con proprî legati, una biblioteca e un ospedale.
Lo stemma della famiglia è d'azzurro alla banda d'oro accostata da due comete di sedici raggi dello stesso, poste nel senso della banda; motto: Omnia vincit amor.
Bibl.: Padre Coronelli, Insulario veneto (Descrizione geografica-storica dell'isola di Rodi), Venezia 1688; Ughelli, Italia sacra; Moroni, Dizionario storico ecclesiastico; P. Griffi, Altamura e i suoi figli, Altamura 1901.